Rosa: strano destino bonus idrocarburi, elemosina e panacea

Per il consigliere del Pdl “il tesoretto non può essere utilizzato per porre rimedio alle mancanze ed alla pessima gestione della classe dirigente del centrosinistra lucano che si dimostra tale ogni giorno in tutti i settori ed in tutti Enti”

“Che strana vicenda quella del bonus benzina. Denigrato, deriso, considerato un’elemosina per i lucani ed anche peggio. Prima che diventasse realtà, addirittura per gli esponenti del centrosinistra considerato impossibile ad ottenerlo. Poi, dopo il decreto attuattivo, sono arrivate le mille proposte di come utilizzare le risorse finanziarie, dalle emergenze ambientali, alle alluvioni, all’assunzione di postini per consegnare il bonus alle famiglie”. Queste le considerazioni del consigliere del Pdl, Gianni Rosa, il quale continua ricordando che “l’ultima idea, in ordine di tempo, arriva dall’assessore alla viabilità della Provincia di Potenza, Nicola Rocco Valluzzi, in merito, appunto, al miglioramento della viabilità delle strade provinciali”.

“Sul bonus benzina – sottolinea Rosa – ho solo una cosa da ribadire: è stata una scelta politica del Governo Berlusconi, che si è preso la responsabilità e gli oneri del criterio adottato, optando per una distribuzione degli introiti delle royalties in qualche maniera diretta per cittadini lucani, evitando il passaggio attraverso la burocrazia regionale. Caso strano, prima che diventasse realtà nessuno ha formulato proposte concrete ed alternative di utilizzo di quel famoso fondo del 3 per cento ottenuto grazie al Governo Berlusconi. La proposta di Valluzzi, fatta durante un incontro con i sindaci del Marmo Meandro, la considero sbagliata e strumentale per diverse ragioni. Innanzitutto, il bonus riguarda tutti i lucani e non una parte dei lucani. In secondo luogo, il tesoretto non può essere utilizzato per le mancanze e la pessima gestione che la classe dirigente del centrosinistra lucano ha e ogni giorno dimostra in tutti i settori ed in tutti enti. Ed inoltre, che si finisca con questa mistificazione che le risorse finanziarie sono poche. In questi anni solo dalle royalties sono arrivati 750 milioni euro, la maggior parte spesi in tanti grandi o piccoli interventi senza una strategia di sviluppo, oppure in contentini dal sapore clientelare, o in sagre, feste, festicciole e via di seguito. Per le infrastrutture poco o nulla, non entravano nella ‘lungimiranza’ del centrosinistra lucano, forse perchè portano pochi voti di filiera, rispetto agli interventi a pioggia per soddisfare questo o quell’altro amico di cordata”.

“Sul tema delle strade provinciali – riferisce Rosa – il 7 luglio ho presentato un’interrogazione riguardante, tra l’altro, la mancanza di manutenzione da oltre due anni della Sp 122, nel Comune di Acerenza. E’ stata l’occasione per chiedere, anche, al presidente De Filippo la documentazione sugli stanziamenti che la Regione Basilicata ha fatto negli anni 2009, 2010 e 2011 in favore della Provincia di Potenza e di Matera per finanziare la manutenzione delle strade provinciali, con il dettaglio dei singoli interventi. In attesa della risposta, ci basta sapere che la situazione delle strade lucane è disastrosa. La domanda è se sono le Province che non assolvono compiutamente al loro dovere, oppure è la Regione che non trasmette le risorse. Personalmente credo che ci sia il mix tra tutte e due le risposte. Sono stato consigliere provinciale, ho sempre stigmatizzato la mancanza di una progettualità nella gestione della rete viaria provinciale. Ho sempre segnalato le anomalie, al punto di perdere il conto delle disfunzioni esistenti e, oggi, da consigliere regionale sono ancora costretto a parlare dello stesso argomento. Cambiano gli uomini, le Province hanno nuovi presidenti, ma il pessimo metodo della gestione della sinistra lucana rimane lo stesso. Altro che bonus Idrocarburi – aggiunge Rosa – ci vorrebbe un bonus di buon governo caratterizzato, questa volta, dalla lungimiranza nel gestire le risorse finanziarie. E per favore – conclude – lasciate stare la litania dei tagli nazionali perchè i 750 milioni arrivati dal solo petrolio sono euro e non arachidi”.

 

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