Scuola, Romaniello: spiegazioni da Assessore Formazione

Il consigliere Sel: “invece di tentare di fronteggiare nel modo migliore il nuovo pesante attacco all’istruzione pubblica e al diritto allo studio si assiste ad un atteggiamento improntato all’autosufficienza del responsabile del Dipartimento”

“I pesanti rilievi mossi dai sindacati della scuola di Cgil, Cisl, Uil sull’operato dell’Assessore regionale alla Formazione in merito alla mancata concertazione, rispetto ad una situazione che si prevede per l’anno scolastico 2011-2012 ancora più allarmante dell’anno scolastico che si sta concludendo, sul piano dei tagli di cattedre e classi, esigono un chiarimento, oltre che un’iniziativa immediata dell’Assessore e del Presidente della Giunta per prepararsi a fronteggiare la nuova drammatica questione occupazionale nella scuola”. E’ quanto sostiene il capogruppo di Sel in Consiglio regionale, Giannino Romaniello, commentando le dichiarazioni dei segretari dei sindacati scuola che hanno illustrato ieri ai giornalisti cosa accadrà con il prossimo anno scolastico, riferendo di tagli per 373 docenti e per 241 unità di personale tecnico amministrativo (a fronte di una diminuzione di 1.800 alunni circa) che si aggiungono ai 3.600 insegnanti in meno degli ultimi quattro anni.

“Invece di tentare di fronteggiare nel modo migliore il nuovo pesante attacco all’istruzione pubblica, al diritto allo studio e, quindi, alla formazione delle giovani generazioni – dice Romaniello – si assiste ad un atteggiamento improntato all’autosufficienza da parte del responsabile del Dipartimento che si occupa di scuola. E’ necessario, invece, il confronto con i sindacati e in Consiglio per verificare i risultati dei programmi attuati negli ultimi due anni in tema di recupero dei docenti precari e messi fuori dalla scuola, con il personale tecnico-amministrativo, dai provvedimenti del ministro Gelmini e che, come riferiscono i sindacati, hanno prestato servizio solo sei mesi in due anni, rispetto ai 24 mesi dei precari delle altre regioni. Ciò anche per capire – aggiunge Romaniello – come sono stati spesi consistenti fondi regionali e comunitari che dovrebbero garantire il ritorno in cattedra del personale docente messo fuori dai provvedimenti del ministro Gelmini e attività culturali e sperimentali per gli studenti. Sicuramente – conclude il consigliere – in Consiglio regionale, l’Assessore non si potrà sottrarre dal fornire informazioni, dati e spiegazioni sul proprio operato e non si potrà sottrarre al confronto ed al dibattito”.

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