“Gli interventi del programma di edilizia pubblica agevolata previsti nel Piano Regionale Casa, finalmente sbloccato, annunciati nei giorni scorsi e illustrati oggi dall’assessore alle Infrastrutture Gentile in Terza Commissione, per una spesa di 10 milioni di euro, sono solo una delle risposte che come sindacati dei lavoratori delle costruzioni attendevamo dalla recente lettera inviata all’assessore Gentile e al Presidente De Filippo con le sollecitazioni alla ripresa del “tavolo regionale” sulla crisi dell’edilizia e alla costituzione Osservatorio Regionale Edilizia e Opere Pubbliche”. E’ quanto sostiene il segretario generale regionale della Feneal-Uil Domenico Palma.
Nel sottolineare che “i ritardi sono addebitabili al Governo e alle continue manovre che non consentono l’utilizzo, da parte delle Regioni, dei fondi Fas e del Piano Sud con la possibilità di avviare programmi e progetti di opere pubbliche ed infrastrutturali rilevanti”, Palma aggiunge che “la grave crisi che attraversa il comparto edile nella nostra regione non può certamente essere superata dalla costruzione di circa 330 alloggi”.
“E’ del tutto evidente, come abbiamo sostenuto unitariamente nella lettera a firma di Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil – prosegue – che non vi sarà alcuna possibile inversione di tendenza, non solo rispetto alla già pesante situazione in essere, ma allo stesso drammatico peggioramento dello scenario di riferimento, se non si interrompe il circolo vizioso in cui si combinano gli effetti negativi della caduta della domanda privata (edilizia abitativa, industriale, turistica, commerciale) e del progressivo ridimensionamento del mercato pubblico, in ragione della deleteria politica dei tagli lineari applicata dal governo nazionale anche alla spesa in conto capitale per investimenti fissi lordi in infrastrutture ed opere civili ed alla rigidità del Patto di Stabilità interno che blocca la spesa per investimenti e gli stessi pagamenti alle imprese anche degli enti territoriali delle pubbliche amministrazioni virtuose, con i riflessi della più generale crisi economica. Questo significa – evidenzia il segretario della Feneal-Uil – che non basta l’attivismo dell’assessore Gentile ma l’intera Giunta Regionale deve porsi il problema di accelerare i progetti contenuti nel Programma Fesr 2007-2013 perché senza infrastrutture non ci può essere sviluppo e tanto meno occupazione. Di qui la l’esigenza, fortemente sentita dai sindacati dei lavoratori edili di Cgil, Cisl e Uil, dell’attivazione dell’Osservatorio Edilizio ed opere pubbliche non solo in funzione di monitoraggio, ma anche di controllo delle condizioni di legalità e trasparenza del mercato dei lavori pubblici, quale strumento importante per una verifica costante di tutte le fasi di attuazione ed esecuzione dei programmi e dei progetti infrastrutturali e di opere pubbliche dell’insieme delle stazioni appaltanti operanti in regione, con la finalità principale di velocizzare le procedure di appalto e la cantierizzazione delle opere e prospettare soluzioni per affrontare i fenomeni negativi della rincorsa delle offerte al massimo ribasso nell’affidamento degli appalti pubblici e della abnorme frantumazione della catena dei subappalti”.
BAS 05