“La notizia relativa alla “sospensione” del cosiddetto bonus benzina per i lucani non desta per quanto ci riguarda grossa meraviglia. Una operazione dal bassissimo profilo politico e sociale, connotata solamente da improvvisazione, mistificazione, populismo, servilismo verso lo strapotere delle multinazionali quale quella propugnata dal governo nazionale e localmente dai rappresentanti del centrodestra non poteva che evolvere in questo misero modo”. E’ il commento del segretario regionale di Rifondazione comunista, Italo Di Sabato. “Solamente pochi giorni fa era stato ventilato addirittura il raddoppio dei 90 euro (proveniente peraltro solamente dall’anticipo del bonus dell’anno successivo) ora la beffa, in special modo per coloro che si sono sobbarcati ore di file alla posta. Forse alla fine tra ricorsi e trattative con una Lega Nord che la fa da padrona qualche spicciolo riuscirà ad arrivare nelle tasche dei lucani ma questo non cambierà la sostanza del giudizio su questa operazione. Va rigettato l’approccio “coloniale” che connota in buona parte tutta la questione petrolio in questa regione, partendo dalla ferma opposizione a nuove estrazioni in altre parti della Basilicata oltre a quelle già interessate e rendendo finalmente protagonista l’intera società lucana sul dibattito riguardante l’economia, la tutela della salute e dell’ambiente in relazione a quelle già esistenti a cominciare dalla discussione sul cosiddetto “Memorandum”.
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