Potenza (Dc) su morte Mino Martinazzoli

“La morte oggi di Mino Martinazzoli ci rattrista profondamente perché ci priva di un autorevole rappresentante dei valori autentici democristiani che ha dedicato la vita al progresso dei ceti più deboli e al tempo stesso riapre quella ferita, mai rimarginata, che lo ha visto protagonista (suo malgrado o comunque inconsapevole) della liquidazione della DC, nel 1994, con il troppo affrettato scioglimento del partito, sotto l’effetto di Tangentopoli, per la costituzione del Ppi".
E' il pensiero del segretario regionale della Dc di Basilicata Giuseppe Potenza,  che dichiarando di voler proseguire "proseguire l’esperienza dei cattolici democratici, tra i quali Martinazzoli, Moro e Colombo" sostiene che "proprio nel progetto, rimasto incompiuto, di Aldo Moro e Mino Martinazzoli sia possibile ritrovare l’attualità dell’impegno ieri come oggi della classe dirigente e politica di cattolici per far avanzare la democrazia. Un’attualità sintetizzabile in tre parole: inclusione, pluralismo sociale e compimento della democrazia".

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