Benedetto (Idv) su caro benzina

Per il capogruppo Idv “è indispensabile l'intervento della magistratura al fine di accertare anomalie a danno dei consumatori, atteso che i prezzi alla pompa applicati da alcune compagnie petrolifere potrebbero configurare l’ipotesi di aggiotaggio”

“Lo ‘Sportello dei Diritti’, istituito da Idv, ha presentato una denuncia per aggiotaggio nei confronti di alcune compagnie petrolifere per i prezzi del carburante alla pompa”. Lo riferisce il capogruppo di Idv in Consiglio regionale, Nicola Benedetto aggiungendo che “è la replica migliore alle dichiarazioni del sen. Latronico che ha la faccia tosta di continuare a difendere la ‘card carburante’, tenendo i conti dell’ammontare complessivo del fondo destinato ad alimentare le card (che avremmo voluto utilizzare diversamente) ma non della media/patentato”. “Ciò nonostante – prosegue Benedetto – i rincari registrati nelle ultime settimane hanno portato i listini a livelli preoccupanti, a tutto danno degli automobilisti che in queste ore si stanno mettendo in viaggio e che dovranno sborsare mediamente 20 euro in più per un pieno rispetto ad un anno fa. Infatti, il prezzo medio praticato della benzina (in modalità servito) va oggi dall'1,627 euro/litro degli impianti Shell all'1,632 euro/litro di quelli Ip (no-logo a 1,542). Per il diesel si passa dall'1,501 euro/litro dei punti vendita Esso all'1,508 euro/litro degli impianti Ip (le no-logo a 1,415 euro/litro). Il Gpl, infine, si posiziona tra lo 0,729 euro/litro di Eni allo 0,744 di Shell (no-logo a 0,717 euro/litro). E da noi la media sale di qualche centesimo di euro”.

“Nel panorama europeo dei prezzi, l'Italia è balzata al quinto posto per il prezzo della benzina ed al quarto posto per il prezzo del gasolio. Così non siamo ancora in grado di calcolare quanta benzina o gasolio potranno acquistare i patentati lucani con la ‘card’ perché – dice Benedetto – ogni giorno che passa se ne riduce la quantità. Le compagnie giustificano gli aumenti con una ripresa delle quotazioni internazionali e soprattutto col tracollo dell’euro sul dollaro che erode il loro margine lordo. La spiegazione non ci convince e temiamo rappresentano solo l’inizio di una speculazione sulle vacanze estive degli italiani e di conseguenza sul corollario economico, e che non trovano alcuna giustificazione dal momento che le quotazioni del petrolio sono in calo”. “È indispensabile – conclude l’esponente di Idv – un intervento della magistratura al fine di accertare eventuali anomalie a danno dei consumatori e di tutti gli investitori, atteso che le condotte unilaterali nella formazione dei prezzi di benzina e gasolio da parte dei responsabili delle compagnie petrolifere potrebbero configurare l’ipotesi di aggiotaggio”.

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