Alsia, inziative su controllo integrato Cydie delle drupacee

Mercoledì 31 agosto, alle ore 16.00 presso l’Azienda Sperimentale “Pantanello” dell’Alsia – SS 106 Km 448, Metaponto (Mt) – si terrà una visita guidata a susineti prossimi alla raccolta, in cui sono state applicate tecniche integrate di controllo della Cydia funebrana (monitoraggio comprensoriale delle popolazioni e “confusione sessuale”).
La visita – spiega un comunicato dell'Alsia –  sarà preceduta da un seminario di approfondimento sulle innovazioni del controllo integrato dei carpofagi delle drupacee tenuto dal prof. Fabio Molinari, docente di Entomologia agraria presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.

L’iniziativa rientra nelle attività del progetto dell’Alsia denominato “FITOSPA: Modelli epidemiologici nella difesa delle colture in Basilicata per l’utilizzo di Servizi di supporto alle decisioni”. Obiettivo del progetto è stato la realizzazione di un sistema hardware e software user friendly per una gestione fitosanitaria a basso impatto nel settore ortofrutticolo, nel quale piattaforme web, sensori di misura e modelli epidemiologici si integrano in una rete virtuale realtime.
In questi anni, la piattaforma di rilevamento agro-meteorologica e fitosanitaria dell’ALSIA è stata utilizzata per ottenere i dati di input necessari alla validazione ed all’uso dei modelli epidemiologici messi a punto dall’Università Cattolica di Piacenza ed utilizzati per la definizione di piani di difesa in tempo reale contro varie patologie e fitofagi.
Tra i principali fitofagi delle drupacee (pesco, albicocco e susino) coltivate nel Metapontino rientrano le “tignole”: (Anarsia lineatella, Cydia molesta e Cydia funebrana).
Fino a pochi anni fa, la strategia di difesa contro le “tignole” era prevalente basata sull’uso di insetticidi fosforganici, con interventi a calendario tra la primavera e l’estate. Il recente processo di revisione della normativa europea sull’uso degli agrofarmaci ha eliminato la maggior parte degli insetticidi tradizionalmente utilizzati, mentre il mercato è sempre più esigente sui residui chimici sui frutti, sia per le quantità sia per il numero.
Il mutato scenario normativo e di mercato – sottlinea la nota dell'Alsia –  impone una profonda revisione delle strategie di difesa integrata contro le tignole, che non possono più contare su prodotti penetranti, persistenti ed a largo spettro. Contro questi insetti sono comunque disponibili prodotti fitosanitari e mezzi biologici efficaci e di buon profilo tossicologico. Il loro utilizzo, però, richiede maggiore competenza tecnica e conoscenza della biologia degli insetti per un esatto posizionamento.
In previsione della drastica riduzione dei fosforganici, negli ultimi anni l’ALSIA ha sperimentato nuovi prodotti e nuove strategie di difesa integrata che potessero essere validamente applicati nell’ambiente metapontino. Tra i metodi di difesa biologici validati in Basilicata, la “confusione” sessuale contro C. molesta e C. funebrana sembra dare buoni risultati anche su superfici non estese (2-3 ettari) se ben applicata e supportata da una rete tecnica territoriale che le moderne tecnologie informatiche consentono di gestire.

BAS 05

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