Manovra, Flovilla (Udc): più impegno su tenuta stato sociale

“Alla vigilia dello sciopero e delle iniziative di protesta contro la manovra del Governo che vedrà impegnati anche i lavoratori lucani non possiamo che esprimere molta attenzione alla ritrovata unità del sindacato. In un momento difficile e delicato per il nostro Paese, con le conseguenze sulla tenuta sociale della nostra regione, c'è bisogno di una presenza unitaria anche per governare le proteste e il malessere sociale".
E’ quanto sottolinea il vice coordinatore regionale dell’Udc Antonio Flovilla evidenziando che “l’intreccio tra manovra del Governo e Finanziaria Regionale 2012 che attende in queste settimane il centrosinistra lucano impone un particolare impegno sui temi della tenuta dello stato sociale e della garanzia di servizi essenziali. Questo deve tradursi in uno sforzo maggiore nello spendere al meglio i fondi comunitari, ormai l’unica risorsa finanziaria su cui contare, anche in questo caso introducendo meccanismi e strumenti di discontinuità”.
"In Parlamento – prosegue – si sta cercando di far apportare alcune modifiche per alzarne il tasso di equità. Il Governo deve cercare di tenere conto delle osservazioni del sindacato, con l'obiettivo di ampliare la coesione di coloro che sono impegnati a salvare il Paese e la dimensione europea. Chiediamo – dice Flovilla – equita' su pensioni e Imu. Sono i due punti su cui e' necessario lavorare ed è indispensabile, in questo delicato passaggio – aggiunge – che il Governo trovi le risorse per garantire il principio di equita' che e' stato giustamente piu' volte evocato in queste settimane. Tutto cio' vuol dire concretamente rimodulazione dell'Imu sulla base dei carichi familiari e indicizzazione delle pensioni fino a tre volte le minime".
Secondo Flovilla “la congiuntura nazionale necessita di un intervento rapido ed incisivo all’insegna della discontinuità. In proposito mi sembra opportuna la “provocazione” che è venuta da Savino Pezzotta: vista la situazione delle finanze mi domando se sia opportuno acquistare i nuovi bombardieri F35. Costo dell’operazione 15 miliardi di euro.
Come dire, mettiamoli davvero in campo quei concetti di rigore, equità e crescita che, secondo Monti, sono i cardini della manovra di finanza pubblica indispensabile ed indifferibile per evitare il default del nostro Paese. E con lui dell’euro”.
Per il vice coordinatore dell’Udc “chi ha di più e negli anni ha goduto di maggior benessere deve dare di più, non c’è alternativa. Sono d’accordo sul taglio dei costi della politica e non solo di quella centrale. Bisogna intervenire sull’apparato burocratico fatto da quella miriade di enti, perché senza un aumento dell’uguaglianza sostanziale tra i cittadini, la crescita non può riprendere: un’osservazione che, con l’occhio del laico, aveva fatto anni fa anche Norberto Bobbio. “Le democrazie vivono di eguaglianza. Non di egualitarismo, che è una degenerazione dell’eguaglianza in cui non trova spazio il concetto di merito”.

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