"Con l'articolo 8 il Governo ha introdotto una misura che non piace né ai lavoratori né a Confindustria. Infatti è l'ennesima norma ad personam, scritta stavolta a favore di Marchionne, che ha il solo effetto di aggravare divisioni e tensioni, creando un forte strappo nel tessuto sociale ed economico del Paese". Lo dichiara il Capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. "Invece di pretendere dalla Fiat un rigoroso piano industriale – aggiunge – il Governo stende i tappeti rossi a Marchionne e gli consente di calpestare lo Statuto dei lavoratori. Alla Fiat interessa solo incassare l'autorizzazione al licenziamento facile e rendere sempre più precario il futuro degli stabilimenti italiani, ecco perché esce da Confindustria e si allontana dalle imprese che chiedono al Governo di fare subito le riforme o andare a casa. L'Esecutivo a guida Berlusconi è sotto il ricatto dei poteri forti e sta causando la spaccatura del mondo produttivo, dei sindacati e delle forze sociali. Se non si va subito al voto, accogliendo le istanze dei cittadini che hanno firmato per cancellare il Porcellum, si prospetta per il Paese una crisi senza fondo che – conclude Belisario – va ben al di là dei giochi di potere tra Sacconi e Marchionne".
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