Si è riunito nei giorni scorsi il coordinamento nazionale Uilm di Ansaldo Sts e Ansaldo Breda. Alla riunione ha partecipato la delegazione della UILM di Basilicata guidata dal Segretario Regionale dei Metalmeccanici Vincenzo Tortorelli. “Lo scopo della riunione – si legge in una nota – era l'analisi dello stato delle cose alla luce delle dichiarazioni dei mesi scorsi dell'amministratore di Finmeccanica, ribadite nell'ultima audizione parlamentare. Alla scelta di Finmeccanica di alienare Ansaldo Breda,gruppi industriali stranieri hanno dimostrato interesse, solo se corre lata dalle attività dei sistemi e segnalamento ferroviario. Sulla scorta di queste considerazioni – si legge ancora- il coordinamento delle R.S.U Uilm degli stabilimenti italiani di
A.B. e ASTS, unitamente ai segretari territoriali e nazionali responsabili del settore, rappresentano
che le problematiche di Ansaldo Breda non devono coinvolgere il settore S.T.S., in quanto tale
scelta comporterebbe l'uscita definitiva dell'Italia dal settore ferroviario, perdendo un patrimonio
industriale e professionale di grande valore. È indispensabile sottolineare che il piano di efficientamento di Ansaldo Breda, per avere l'apporto della nostra organizzazione sindacale, dovrà salvaguardare tutti i siti, nessuno escluso. La proposta che il coordinamento della Uilm avanza è condizionata dalla consapevolezza e dal riconoscimento della necessità di intervenire urgentemente sulle attività del nostro settore ferroviario, per risanare ma anche, e non secondariamente, per evitare l'effetto domino che il crack di Ansaldo Breda comporterebbe sull'intero patrimonio delle rimanenti industrie Finmeccanica. Per la Uilm, l'auspicabile partner, anche internazionale, deve dimostrare effettiva volontà di
valorizzare le capacità produttive presenti in Italia, ed avere potenzialità di investimenti necessari,
per innovare prodotti e tecnologie. A questo punto – si legge infine nella nota – l'attenzione della Uilm è rivolta in primo luogo ad avviare la fase di incontri previsti per la metà del prossimo mese al fine di concordare le misure necessarie al risanamento di Ansaldo, solo dopo la definizione di questa fase, potremo valutare in piena consapevolezza le decisioni a riguardo del futuro assetto del patrimonio pubblico del settore ferroviario italiano”.
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