“Una impostazione di metodo e di merito non condivisibile”
“Un provvedimento complesso, concepito in maniera sofferta, che ha dovuto fare i conti con localismi che, in alcuni casi, si sono tradotti in accorpamenti e verticalizzazioni non sempre condivisibili, e poi, eccessive deroghe. Una concertazione non omogenea, con un’ interlocuzione non facile tra le Istituzioni interessate, tante pressioni di sindaci, amministratori e dirigenti scolastici in IV commissione che dovevano invece, essere recepite e sintetizzate a monte, al momento della stesura del Piano.
E ancora una pianificazione dell’offerta formativa, come ad esempio quella concepita per l’area del Vulture, che potrebbe sembrare un’amplificazione, ma che in effetti è una duplicazione che potrebbe indebolire il sistema scolastico di quell’area”.
Quindi un’impostazione di metodo e di merito per il Piano di dimensionamento scolastico non condivisibile per il presidente della IV Commissione consiliare, Rocco Vita, manifestata dapprima con l’astensione in Commissione e poi con l’allontanamento in aula al momento del voto.
Vita, in particolare, interviene sull’aspetto delle verticalizzazioni, “da molti inteso come una vera innovazione e spinta verso nuove frontiere della scuola”, ma che, a suo parere, “è un rimedio momentaneo che probabilmente già nei prossimi anni verrà messo in discussione in sede ministeriale”.