Video Cnr Potenza su “ArchEnviMat”

Le biblioteche, negli ultimi anni, pur moltiplicando gli sforzi per sostenere i costi dell’editoria commerciale, sono state costrette, per esigenze di bilancio, a diminuire il numero di riviste cartacee presenti nelle proprie collezioni. Il rischio di escludere parte della produzione scientifica e di diminuire drasticamente l’impatto della ricerca – si legge in un comunicato diffuso da Assunta Arte, responsabile Area Ricerca Potenza del Cnr – può essere limitato dall'utilizzo degli archivi aperti come ArchEnviMat, del CNR di Potenza, che dà accesso libero e condiviso ai risultati della ricerca raccogliendo, organizzando e conservando contenuti digitali prodotti da tre istituti: IBAM (Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali), IMAA (Istituto di Metodologie per l'Analisi Ambientale) e IMIP(Istituto di Metodologie Inorganiche dei Plasmi).
In occasione della seconda settimana internazionale dell’Open Access, in programma dal 18 al 24 ottobre 2010, il CNR ha inteso dare ulteriore visibilità allo strumento attraverso un prodotto video che racconta cos’è l’Open Access, quali sono i vantaggi e le opportunità, nonché qual è l’utilità di ArchEnviMat, raccogliendo le testimonianze di ideatori e ricercatori.
“L’Open Access, che vuole condividere nella maniera più ampia possibile l’informazione scientifica attraverso il deposito delle pubblicazioni, è un movimento cresciuto molto negli ultimi anni in tutto il mondo – dichiara Assunta Arte, project leader di ArchEnviMat -. Tuttavia c’è ancora molto da lavorare, in termini di sensibilizzazione in merito alle sue potenzialità e all’utilizzo degli archivi aperti, che non intendono assolutamente sostituirsi all’ editoria tradizionale ma piuttosto introdurre la competizione all’interno del sistema della comunicazione scientifica attuale. Abbiamo voluto pertanto lanciare, attraverso la comunicazione audiovisiva, un messaggio di conoscenza rispetto allo strumento da noi ideato, perchè le biblioteche devono garantire un accesso equo al sapere e contemporaneamente adoperarsi per reperire le risorse necessarie a questo scopo, con l’auspicio di poter dialogare, oltre che con le altre biblioteche o istituti del CNR, anche con altre comunità scientifiche che, come noi, si trovano ad affrontare le stesse criticità dal punto di vista dell’editoria”.
Il video – coordinato dall’agenzia di comunicazione Basilicata Press e prodotto da Video Service Basilicata – descrive tra l’altro i vantaggi di uno strumento di archivio aperto come ArchEnviMat. Per l’istituto c’è un ritorno di immagine positiva, poiché la produzione scientifica viene resa immediatamente accessibile; la visibilità immediata ed internazionale alla produzione scientifica; la validazione, conservazione e preservazione del materiale archiviato; la gestione dell’anagrafe della ricerca. Agli autori consente di archiviare immediatamente (come preprints) i risultati delle proprie ricerche e di condividerli con le differenti comunità scientifiche; aumenta la visibilità, l’indice citazionale dei propri articoli e, quindi, l’impatto delle proprie ricerche; consente di archiviare in modo permanente il materiale non pubblicato e tutta la letteratura grigia prodotta; consente la gestione standardizzata dei curriculum personali e il riutilizzo immediato del materiale archiviato.
L’indirizzo per guardare e scaricare il video è http://www.youtube.com/watch?v=cngB-l4woig
L’archivio aperto ArchEnviMat è consultabile all’indirizzo http://www.archenvimat.pz.cnr.it/

BAS 05

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