Il segretario regionale della Uil, Carmine Vaccaro, giudica positivamente “il pacchetto lavoro”, contenuto nella Relazione programmatica del presidente della Regione, Vito De Filippo.
“In particolare, il Reddito-ponte, in cambio della partecipazione ad attività di orientamento alle nuove professioni ad elevata potenzialità di job creation, è forse l’elemento più incisivo ed innovativo per mettere un freno alla fuga delle eccellenze lucane”.
“Troppi i luoghi comuni, troppi i tabù –continua il segretario della Uil- che ostacolano una seria ricerca di soluzioni nuove per favorire l’incontro di domanda ed offerta di lavoro. La Uil considera esempio di flessibilità virtuosa l’introduzione nel Mezzogiorno e in Basilicata di un “Contratto Straordinario di Accesso al Lavoro”, a costi più contenuti, per un tempo limitato (massimo 5 anni), in sostituzione di un lavoro precario. Per renderlo poi stabile nel tempo, utilizzando un fondo appositamente predisposto, potremmo legare questo contratto alla fuoriuscita dei lavoratori più anziani dal ciclo produttivo sul modello del cosiddetto “job sharing”, già sperimentato con successo nel Nord Europa. Per esemplificare: un’azienda assume tanti giovani quanti sono i lavoratori, che nei prossimi cinque anni verranno collocati a riposo, a carico in tutto o in parte del bilancio pubblico in modo da assicurare un ricambio generazionale virtuoso e governato”.
Sul piano generale la UIL, inoltre, considera strumenti di buona flessibilità in ingresso l’apprendistato e il contratto di inserimento. “Soprattutto questa seconda tipologia – spiega Vaccaro- può fornire opportunità insperate a quelle fasce critiche che incontrano difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro, come i portatori di handicap, gli over 50 espulsi dal circuito produttivo, e le donne per le quali, al fine di eliminare quel differenziale negativo di circa il 20% rispetto agli uomini, sarebbe utile eliminare il sottoinquadramento. Sono proposte che rilanciamo proprio perché possano arricchire il “pacchetto-lavoro” del presidente De Filippo, magari sostituendo iniziative, come quelle degli aiuti alle imprese per l’occupazione, del Programma Generazioni verso il Lavoro e del Bando per le Nuove Professioni, che sono state più volte riproposte senza mai restituire i risultati attesi”.
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