Urbanistica, Mollica: modificare la legge regionale 9/2011

Il capogruppo dell’Mpa in Consiglio regionale torna sulla discussione suscitata dall’emendamento presentato in sede di discussione dell’assestamento di bilancio, e non approvato dal Consiglio regionale

“In una stagione in cui l’economia è stagnante ed in grosse difficoltà, in cui si chiedono sacrifici ai cittadini ed ai Comuni, non si può pensare di bloccare, con la confusione, procedimenti che servono a ridare ossigeno alla stessa economia”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale Francesco Mollica (Mpa) in riferimento alle recenti dichiarazioni del sindaco di Venosa, “il primo tra tanti sindaci che si vedrà bloccare lo strumento urbanistico per effetto di una norma poco chiara ed applicativa della legge regionale n. 9 del 7 giugno 2011”.

“La microzonizzazione sismica, prevista dalla predetta legge regionale – chiarisce Mollica – in applicazione della OPCM 3907 del 13.11.2010, tentava di risolvere la questione dei regolamenti urbanistici già adottati o in corso di approvazione non bloccandoli, adducendo nella normativa uno strumento da redigere ed a cui i piani dovevano adeguarsi. Il Consiglio regionale nell’approvare l’art. 3 della norma transitoria che prevede che ‘Gli strumentini pianificazione territoriale e urbanistica adottati o in corso di approvazione dovranno essere conformi o adeguati a seguito della ricezione da parte delle amministrazioni competenti del relativo studio di microzonizzazione redatto ai sensi dell’articolo 2’, ha previsto una norma che sembrerebbe sancire l’obbligo di conformarsi a detti strumenti solo per i Comuni che avevano i regolamenti urbanistici adottati o in corso di approvazione, con interpretazione non chiara da parte del Dipartimento Ambiente che partecipava alle conferenze”.

Mollica fa poi riferimento all’emendamento da lui presentato al disegno di legge sull’assestamento di bilancio, “concordato con il Dipartimento, bocciato dal Consiglio regionale su indicazione del Governo regionale”, la cui bocciatura, a suo parere, “ha generato tra i Comuni panico e confusione rispetto alla stesura della legge regionale n. 9/2011 e che avrebbe applicazione sulla legge regionale n. 23/1999 sull’urbanistica”.

L’esponente dell’Mpa invita quindi “il presidente della Giunta ed il Dipartimento Ambiente, che pare voglia proporre una circolare esplicativa, ponendo riparo alle norme vigenti, ad adottare una modifica urgente della Legge 9 che cancelli dall’art. 3 le parole ‘adottati o in corso di approvazione’, ed aggiunga alla fine un termine per gli stessi Comuni. Così facendo l’ufficio geologico e quello urbanistica, potranno esprimere il loro parere nelle conferenze che si tengono sul territorio, anche vincolandolo ad un controllo successivo al completamento dello studio di microzonizzazione redatto ai sensi dell’art. 2 della legge regionale n. 9/2011, fatto dalla Regione e fornito successivamente ai Comuni”.

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