Unibas: riprendono le lezioni, ricercatori in forse

Nonostante il rinvio della legge Gelmini, il Senato Accademico dell’Università della Basilicata, in un documento, riconferma “la propria forte preoccupazione per alcuni contenuti della legge, e in particolare per la mancanza di opportuni finanziamenti alla ricerca, per la marginalizzazione del ruolo dei ricercatori, per la precarizzazione della ricerca e per le gravissime conseguenze che tutto ciò può comportare per le l’Università italiana e per la ricerca universitaria in generale”.
“Le azioni che le Facoltà stanno realizzando per la copertura degli insegnamenti garantiscono, comunque, che le lezioni potranno riprendere a partire dal 3 novembre p.v.
Purtroppo, il mancato recepimento da parte del Governo delle giuste istanze che vengono dal mondo accademico – si legge ancora nel documento – fa sì che le lezioni potrebbero riprendere senza il fondamentale contributo dei ricercatori, non imposto da alcuna norma, producendo in tal modo un livello inferiore della didattica erogata nei corsi di studio, analogamente a quanto sta già avvenendo in molte sedi universitarie italiane”.
Il Senato Accademico si impegna “a intraprendere tutte le iniziative utili per assicurare una corretta informazione sulle motivazioni e gli sviluppi delle agitazioni in corso sul piano locale e nazionale, al fine di favorire una maggiore condivisione dell’intera problematica tra la comunità universitaria e la società civile”.
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