Uil: investimenti lucani sulle Fal vanno in Puglia

“La Segreteria Regionale della UIL Basilicata in questi anni ha seguito con particolare attenzione le questioni relative ai servizi eserciti in Basilicata, prima dalla Ex Gestione Commissariale e poi, dall’entrata in vigore del D.Lgs. n.422/97, da FAL srl. Non si potevano, infatti, trascurare né l’importante funzione che tali servizi possono svolgere per le comunità locali, né la salvaguardia dei livelli occupazionali nella tutela delle capacità professionali delle maestranze lucane. Proprio questi due importanti aspetti sono le ragioni che spingono la Segreteria Confederale a prendere posizione rispetto a quanto sta succedendo nella parte lucana dell’Azienda FAL”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa diffuso dalla segreteria regionale della Uil.
“E’ palpabile il profondo stato di disagio delle maestranze lucane e non può più essere nascosto dietro il problema degli investimenti: una cosa sono gli investimenti, un’altra cosa è la tutela dei diritti dei lavoratori.
In merito alla funzione di verifica e controllo sia delle risorse date a FAL srl per investimenti che in conto esercizio, lamentiamo uno scarso controllo da parte degli organi Regionali. Ad esempio, dal Contratto di Servizio sottoscritto da Regione Basilicata con FAL srl risultano circa trecento unità lavorative sul territorio lucano. Le unità effettivamente utilizzate sul territorio regionale per produrre i servizi posti a contratto sono diverse decine in meno mentre le rimanenti unità, finanziate da Regione Basilicata, sono in organico a Bari. Non capiamo come mai, a fronte della irregolarità evidenziata, si costringano le maestranze addette all’esercizio a fare doppi e tripli turni per effettuare il servizio previsto. Non si capisce inoltre perché i dipendenti amministrativi e tecnici degli uffici di Potenza vengano tenuti “all’angolo” invece di essere giustamente coinvolti nei processi decisionali e gestionali finalizzati allo sviluppo dei servizi sul territorio, nel rispetto anche delle professionalità presenti. La riunificazione delle direzioni FAL di Bari e Potenza doveva servire ad abbattere i costi relativi ai processi decisionali e rendere più efficace ed efficiente la gestione aziendale e non a rendere Potenza una provincia barese. Si unificano gli uffici per snellire le procedure e si istituisce la Direzione della Qualità, si unificano gli uffici per razionalizzare le spese e poi quotidianamente da Bari a Potenza arrivano unità (in trasferta) per sovrintendere o sostituire nelle loro funzioni i certo non meno competenti parigrado lucani. Come dobbiamo chiamare tutto questo se non frutto di mediazione degli interessi e delle logiche di potere “baresi”. Non si può permettere – conclude la Uil – che le risorse finanziarie che, opportunamente, Regione Basilicata e lo stesso Comune di Potenza stanno investendo per lo sviluppo del territorio lucano vengano utilizzate per scopi puramente clientelari. E’ ora che tutti, anche in ambito regionale, svolgano correttamente il proprio ruolo”.
(bas – 04)

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