“C’è un modo sicuramente non retorico per celebrare oggi la Giornata Mondiale del Lavoro Dignitoso, istituita dall’OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) che coincide con la tragedia di Barletta e che la UIL dedica alla memoria delle vittime: rivendicare la piena attuazione della misura di contrasto al lavoro irregolare contenuta nel Patto di Sistema Obiettivo Basilicata 2012”: è quanto sottolinea il segretario generale regionale della Uil lucana Carmine Vaccaro.
“I dati forniti ieri dalla Cgia di Mestre che vedono la Basilicata al secondo posto, subito dopo la Calabria, per incidenza percentuale del valore aggiunto da lavoro irregolare sul PIL (14,6%), stimano in circa 50mila le unità lavorative irregolari nella nostra regione e un “gettito evaso” di 690milioni di euro – sottolinea il segretario della Uil – sono sostanzialmente in linea con la stima del nostro Centro Studi nazionale di Politiche Sociali che da tempo ha lanciato l’allarme sulla situazione del lavoro irregolare al Sud e in Basilicata. Con il Patto di Sistema – continua Vaccaro – abbiamo individuato due strumenti essenziali: una normativa integrata per il contrasto al sommerso che abbia un profilo soprattutto di incentivazione a chi opera nel rispetto delle normative esistenti in materia di contratti di lavoro e di sicurezza sul posto di lavoro; la costituzione di un Osservatorio regionale sul sommerso e sulla sicurezza del lavoro che realizzi, di intesa con la Direzione Regionale del Lavoro, delle Entrate, dell’Inps e dell’Inail un “database unico” sulle imprese regionali titolari di contributi pubblici per facilitare i controlli. Quanto all’Osservatorio, abbiamo previsto inoltre che l’organismo coordinerà le proprie attività con il Tavolo della legalità presso le Prefetture di Potenza e di Matera.
La tragedia di Barletta – aggiunge Vaccaro – conferma che le regole contro il lavoro nero e sulla sicurezza sono, talvolta, evase o, spesso, non applicate compiutamente e occorrerebbe un maggiore dispiegamento di forse ispettive. Questi impegni dovrebbero essere inseriti tra le priorità del mondo del lavoro. Nulla può lenire il dolore dei familiari delle vittime. Nei loro confronti cercheremo di esercitare una concreta solidarietà e ci impegneremo ad onorare la memoria di quelle donne con azioni efficaci”.
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