E’ soprattutto il ricorso della cassa integrazione guadagni in deroga a preoccupare il sindacato. Nel mese di giugno in Basilicata, mentre è in calo la cig ordinaria (-33,4%), con un incremento contenuto per quella straordinaria (più 42%), si registra per la cig in deroga un incremento semestrale (gennaio-giugno) del 260,1% per un ammontare di 319.594 ore (erano 88.763 nel primo semestre 2009) rispetto alle complessive 5 milioni 556 mila 900 ore erogate, sempre nel periodo gennaio-giugno 2010, ai 4.449 lavoratori lucani (di cui 834 per la cig in deroga). A livello provinciale, le ore di cig in deroga sono 219.144 in provincia di Potenza (su 3.930.356 complessive) e 100.180 ore in quella di Matera (su 1.626.544 complessive).
Sono i dati più significativi del Rapporto Uil sul disagio occupazionale nel Paese, nelle Regioni e nelle Province, aggiornati a giugno 2010.
La Basilicata, inoltre con il 15,9% tra lavoratori disoccupati e cassaintegrati, occupa il quinto posto per “disagio occupazionale” (prima è la Puglia con il 17,2%); è quarta per indice di utilizzo della cassa integrazione guadagni ; quinta per indice del lavoro sommerso. Tra le province, sempre sulla base dell'indice del “disagio occupazionale” la provincia di Potenza registra una percentuale del 16% e quella di Matera del 15,5%. Le persone a disagio sociale in Basilicata sono complessivamente oltre 34 mila di cui 27.190 in cerca di occupazione e 6.861 in cassa integrazione.
Dalla lettura dei dati – commenta il segretario generale regionale della Uil Carmine Vaccaro – una sola considerazione: vista l’inarrestabile crescita e la consistente richiesta ogni mese delle ore di cassa integrazione in deroga che dal 2009 interessa particolarmente le piccole e piccolissime aziende investite dalla crisi, è sempre più necessario ed urgente conoscere il reale tiraggio, sia in termini di richieste che di spesa, di tale strumento. A distanza, infatti, dall’ultimo semestre di operatività di questo importante strumento di contenimento della disoccupazione, non è ancora chiaro il quadro della quantità di risorse spese rispetto a quelle impegnate nel biennio 2009-2010. I numeri sulla cassa integrazione, ed in particolare di quella in deroga, mostrano una febbre ancora molto alta della crisi del tessuto produttivo che può essere contenuta solo attraverso una proroga finanziaria, almeno per tutto il 2011, della cassa in deroga, anche perché la nostra Regione come le altre sarà sempre più investita nel finanziare politiche formative e di ricollocazione dei lavoratori.
“Per questo – dice ancora Vaccaro – proponiamo, oltre alla garanzia, in caso di crisi prolungata, dell’estensione temporale dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali, anche, e soprattutto, la rivisitazione delle attuali regole che portano queste centinaia di migliaia di persone e vivere con poco meno di 800 euro al mese. Cifra che, di fatto, non è agganciata al salario percepito e percepibile dal lavoratore e che è, soprattutto nelle aree più deboli del Paese, del tutto insufficiente a mantenere un livello di vita decente, soprattutto, se si è monoreddito”.
BAS 05