Il Comune di Tito si è attivato per istituire in via sperimentale un servizio navetta che collega le aree rurali con lo scalo ferroviario ed il paese. Tutto questo grazie ad un mezzo, idoneo anche al trasporto di portatori di handicap, acquistato con fondi comunitari ottenuti con un progetto candidato nel 2007 dalla comunità montana del Melandro di cui Antonio Gatta allora era vice Presidente . Lo rende noto il consigliere comunale Michele Iummati (Pd), che sottolinea il ruolo propositivo dell’opposizione.
“Dando sicuramente atto al Sindaco di Tito Pasquale Scavone, per la sensibilità dimostrata nell’affrontare questa situazione e nel rinnovargli l’invito a credere nel servizio navetta -ha commentato Iummati- è da ritenere questo un importante risultato ottenuto dal gruppo di opposizione ai vari livelli e di chi nello specifico è stato delegato a rappresentarlo in altra Istituzione come la Comunità montana del Melandro, nell’interesse di tutta la comunità titese. Infatti, questa è un’ulteriore conferma del senso di responsabilità che anima chi sta all’opposizione, ovviamente con i relativi mezzi, nell’affrontare temi di primissimo piano come già accaduto in altre vicende: la bonifica e lo sviluppo dell’area industriale con le relative dinamiche, il piano strutturale metropolitano, le proposte per lo sviluppo urbanistico del paese con i relativi servizi ed infrastrutture, la continua informazione per stimolare la partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa ed altro ancora”.
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