Ticket sanità: Dc, oltre 130 euro per un semplice dolore gastrico

“La rimodulazione dei ticket sanitari introdotti dalla Giunta Regionale non tutela il diritto alla salute e se il provvedimento non sarà semplificato, attraverso il ricorso all’autocertificazione della situazione patrimoniale della famiglia dell’assistito per usufruire della fascia di esenzione o di quella di riduzione del ticket, rischia di produrre una nuova ed ingarbugliata situazione burocratica ai danni dei medici di famiglia e dei farmacisti trasformati in funzionari dell’Agenzia delle Entrate”. A sostenerlo è il segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza.
“Ci preoccupa in particolare l’indicazione che proviene dal Movimento Consumatori secondo cui – riferisce – una persona che si reca al pronto soccorso e dichiara di avere un dolore a livello gastrico, se sottoposto a visita cardiologica, elettrocardiogramma, consulto chirurgico ed ecografia, senza che si evidenzi nulla di serio, può pagare oltre 130 euro. In dettaglio il calcolo della spesa con i nuovi ticket in vigore dal primo ottobre: 30 euro servono per il cardiologo e l'elettrocardiogramma e i 10 euro di ticket nazionale; 19 euro per la visita chirurgica più altri 10 di ticket; 36,15 euro per l'ecografia; e se classificato come codice bianco, si pagano ulteriori 25 euro. Una situazione che – sottolinea il segretario della DC – avrà un peso economico non indifferente al punto da scoraggiare molti cittadini a rivolgersi all’ospedale e comunque a sottoporsi a diagnosi e visite di prevenzione”.
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