“I recenti episodi di contaminazione degli invasi destinati alla produzione dell’acqua potabile per la Basilicata e per la Puglia impongono maggiori controlli e soprattutto trasparenza dei dati rispetto allo stato delle acque lucane”. Lo afferma Angelo Summa, Segretario Generale della Funzione Pubblica Cgil di Potenza. Per l'esponente sindacale mentre l'episodio della moria di pesci nella diga del Pertusillo, a causa della presenza dell’alga cornuta vegetale “che si sviluppa – afferma – per l’appunto in presenza di inquinamento diffuso” e l’ordinanza emessa dal Sindaco di Potenza il 27 maggio scorso con cui si vieta, al fine di salvaguardare la salute pubblica, l’uso di acqua potabile in contrada Valle Paradiso “a causa di probabile inquinamento chimico della rete idrica”, sono la testimonianza di una sempre maggiore attenzione al problema “è paradossale – spiega Summa – assistere alla sospensione, disposta dalla Procura della Repubblica di Potenza, dal servizio e senza retribuzione per 2 mesi di un ufficiale della Polizia Provinciale che avrebbe diffuso dati relativi alle analisi delle acque destinate alla produzione di acqua potabile. È alquanto grave – spiga il segretario Fp-Cgil – che un pubblico ufficiale paghi per aver diffuso dei dati di pubblico interesse quali quelli sulla salubrità delle acque destinate alla produzione di acqua potabile, dati che dovrebbero essere di dominio pubblico”.
I sindacato, così, auspica “un immediato reintegro in servizio dell’ufficiale della Polizia Provinciale in quanto non si può comminare una sospensione per rivelazione di segreti di ufficio su un argomento che, in realtà, non è sottoposto ad alcun segreto” e chiede alla Regione “di fare piena chiarezza sui dati relativi alla situazione ambientale della Basilicata”.