La Cgil ha deciso una grande e significativa mobilitazione per sabato 12 giugno con una Manifestazione nazionale, per protestare contro la manovra finanziaria del Governo. Lo rende noto con un comunicato stampa il segretario regionale della Fp Cgil, Angelo Summa.
“La manovra correttiva del Governo colpisce in modo ingiusto il mondo del lavoro dipendente ed in particolare chi opera nei servizi pubblici ed in quelli dedicati alla tutela dei diritti dei cittadini” e soprattutto “coloro che assicurano la tutela dei diritti di cittadinanza dopo una lunga campagna di delegittimazione – sostiene Summa – e si taglia in modo indiscriminato tutto ciò che è servizio alla persona affidando, inevitabilmente, al mercato ciò che dovrebbe essere assicurato dall’intervento pubblico”.
Con il blocco dei contratti per il triennio 2011/2013 e la messa in discussione degli spazi e delle risorse per la contrattazione integrativa bloccando gli stipendi al 2010 “per il prossimo triennio fatta salva l’indennità di vacanza contrattuale, i lavoratori pubblici avranno la propria retribuzione “cristallizzata” al 2010 vanificando anche la contrattazione integrativa”.
“Il sostanziale blocco del turn over – continua Summa – significa riduzione del 50 per cento dei costi di contratti precari con il licenziamento di migliaia di persone che oggi subiscono anche l’umiliazione di essere cacciati mentre forniscono servizi fondamentali alle persone.
Se a questo aggiungiamo il taglio di 13 miliardi di trasferimenti a Regioni ed Enti Locali che produrrà effetti disastrosi sui servizi diventa inequivocabile la volontà di un ridimensionamento degli interventi dello Stato che lasceranno sempre più soli i cittadini di fronte alle necessità e li costringerà a pagare prezzi sempre più alti per avere risposte.
Tagliare è il verbo assunto per governare.
Nel Sud ed in particolare in Basilicata la situazione sarà ancora più grave perché mancheranno le risorse ai comuni e al sistema delle Autonomie Locali; ciò significherà tagli dei servizi ed aumento delle tasse”.
“Insomma si tratta di una manovra – conclude il segretario della Fp Cgil – che colpisce i servizi pubblici, taglia i salari, blocca le assunzioni, manda a casa tutti i giovani precari”.
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