Intervenendo alla XVI edizione di “Tumact me Tulez”, il consigliere di Alleanza per l’Italia ha auspicato che “la Regione Basilicata agirà a sostegno di aree, come il Vulture, che rappresentano realtà con un grande potenziale turistico”
“Spesso si parla del territorio e delle sue risorse in una maniera che finisce per diventare retorica, se non addirittura stucchevole. Più che di parole c’è bisogno di fatti, di interventi concreti che portino il territorio a svilupparsi lungo varie direttrici; c’è bisogno di uno sviluppo capace di integrarsi con le realtà locali e con le esigenze di ramificazione extra-locale, specie per quanto riguarda lo sviluppo del turismo”. E’ quanto ha affermato il consigliere regionale di Alleanza per l’Italia, Alessandro Singetta intervenendo alla XVI edizione di “Tumact me Tulez”, sodalizio tra enogastronomia e cultura arbereshe, svoltasi a Barile. “La manifestazione arbereshe – afferma Singetta – una occasione per pensare (o ripensare) alle straordinarie ricchezze della nostra Regione, da sempre produttrice di prodotti di grande qualità che hanno, però, bisogno di nuovi ed innovativi interventi miranti a farne dei prodotti non più di nicchia ma di largo consumo”.
“Vi è la necessità di un’azione sinergica degli Enti Locali – ha continuato Singetta – tale da poter affrontare i problemi dell’agricoltura e dei vari settori che vivono momenti di crisi, per offrire una prospettiva sistemica. La valorizzazione dei prodotti del Vulture, ad esempio, deve tendere verso una crescita produttiva ed occupazionale, in grado di dare nuovo slancio al trinomio ambiente – territorio – cultura. Far conoscere le eccellenze enogastronomiche locali, le peculiarità culturali, le bellezze ambientali, è motivo irrinunciabile nell’ottica dello sviluppo che si vuole perseguire, soprattutto se si pensa all’importanza delle produzioni agricole per una realtà come quella del Vulture”.
“Verso il marchio del Vulture, dunque – ha dichiarato Singetta – sembra essere, oltre che lo slogan del convegno, la meta cui tendere nei prossimi anni. Di fatto, una terra che offre prodotti di elevata qualità, molti dei quali a marchio certificato, deve essere inquadrata in appositi interventi, regionali e non; in tal senso, molto si attende dai Piot e molto spetta agli operatori locali. Indubbiamente, il primo passo da affrontare è il potenziamento delle infrastrutture, specie la rete stradale. Bisognerà, poi, potenziare la conoscibilità dei prodotti, a livello nazionale, mettendo in atto strategie e piani di comunicazione miranti a raggiungere un target sempre più ampio di consumatori. Sono sicuro che la Regione Basilicata – ha concluso l’esponente Api – agirà a sostegno di aree, come il Vulture, che rappresentano realtà particolari e di potenziale grande attrattività di capitali e di turisti”.