Scuola: Flc Cgil, piano dimensionamento non supera localismi

La Flc Cgil di Basilicata, in una nota, dissente sul Piano di Dimensionamento scolastico 2011/2012, approvato dal Consiglio regionale, in quanto non rispondente “ai principi di programmazione dell’offerta formativa e al rispetto dell’organizzazione delle autonomie scolastiche”. Così, afferma, è stato annullato “un percorso durato due mesi tra Amministrazioni provinciali, Sindaci, Dirigenze scolastiche, Uffici scolastici provinciali e OO.SS. i quali, non sempre nelle forme coerenti, si sono confrontati sia su eventuali aggregazioni scolastiche che sulle possibili attivazioni dei nuovi indirizzi formativi”. “Neanche le due settimane di lavoro “certosino”, 34 audizioni e decine di riunioni – ha continuato il sindacato – hanno indotto il Consiglio Regionale al superamento delle spinte localistiche, degli interessi di parte ed in alcuni casi al rispetto coerente delle Linee Guida emanate dallo stesso affinché si ponesse rimedio alle numerose criticità, già ampiamente contestate nel corso dell’audizione in IV commissione, che presentava il Piano Provinciale per Potenza e quello della Giunta regionale per Matera”.
Ma, soprattutto, “non si intravede la “ratio” alle modifiche apportate ai Piani di Dimensionamento approvate dalle Amministrazioni provinciali e al successivo della Giunta Regionale che peggiorano di molto la rete e l’organizzazione scolastica”.
Tra i punti critici, la Fcl Cgil sottolinea “il grave danno alla didattica e all’organizzazione scolastica provocato dalla costituzione degli Omnicomprensivi”, “la mancata volontà di adottare provvedimenti solidali in grado di potenziare le istituzioni scolastiche dei centri urbani più grossi al fine di utilizzare deroghe nei piccoli centri” e “l’aggregazione degli istituti di Istruzione Superiore senza tener conto del criterio della territorialità”.
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