Sconto benzina:Dc, puntare su modello federalismo fiscale

"Lo scontro in atto tra Regione e Governo sullo sconto per la benzina non può limitarsi ad ottenere, a beneficio dei lucani, qualche decina di euro in più l’anno ma deve toccare il punto centrale che è quello dell’applicazione del federalismo fiscale nei modi più vantaggiosi per le popolazioni locali, come le nostre, che vivono nei territori di produzione di strategiche risorse naturali”. A sostenerlo è il segretario regionale della Dc Giuseppe Potenza. La questione che si deve affrontare riguarda invece – dice Potenza – la ripartizione delle quote di royalties che spettano alla Regione riducendo notevolmente quella da sempre riservata allo Stato, puntando su un modello di federalismo fiscale che ci vede fortemente competitivi nei confronti dello Stato per petrolio-gas ed acqua. Solo in questo modo sarà possibile garantire reali e maggiori vantaggi per i lucani, attraverso la gestione diretta da parte della Regione di un fondo alimentato dalle royalties ben più consistente, attraverso il quale, in piena autonomia fiscale, sia possibile decidere quali azioni attuare e quindi non solo lo sconto sul prezzo dei carburanti che deve, in ogni caso, diventare un vantaggio concreto e non una sorta di elemosina. Per la Dc – afferma ancora Potenza – bisogna guardare al di là dei 70 o 100 euro di sconto e quindi guardare ai progetti e ai programmi garantiti per 40 anni, con investimenti nell’ordine di milioni di euro, che confermano la valenza strategica delle nostre risorse petrolifere e contestualmente dovrebbero convincere a realizzare una filiera completa del settore idrocarburi che è molto lunga, partendo dalla ricerca e dalla trivellazione, fino ad arrivare alla raffinazione e alla commercializzazione di oli e lubrificanti. Non è più pensabile invece che da noi l'unica struttura di lavorazione sia rappresentata dal Centro Oli Agip di Viggiano e che l'attività si fermi alla fase di ricerca e trivellazione, mentre i prodotti petroliferi arrivino dopo l'esportazione del greggio persino da Paesi esteri. Invece ci potrebbero essere buone ricadute occupazionali in tutta la filiera, visto che nel settore, per ogni posto diretto creato, ce ne sono quasi due, per l'indotto. E poi c'è la rete della ricerca e di alta specializzazione che può rappresentare un'occasione per i nostri giovani laureati. Per mettere a frutto dunque il 'tesoretto petrolifero' in Basilicata – continua Potenza – non basta la proposta di Patto di Sistema lanciato da Confindustria-Assominenaria se non è accompagnato da una chiara e coordinata distribuzione di compiti e funzioni. Ciò significa che ciascuno deve fare la sua parte e che una Cabina di Regia deve occuparsi di monitorare costantemente l'attuazione e i risultati dei programmi in termini di nuovi posti di lavoro e sviluppo locale".
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