Santochirico: ferma opposizione al nucleare in Basilicata

Per il consigliere regionale del Pd “il nuovo orientamento della Corte Costituzionale ci rafforza nel proposito di proseguire un impegno coerente e incisivo per evitare una scelta anacronistica e sbagliata come quella del ritorno al nucleare”

“La conferma di una posizione caparbiamente sostenuta dalla nostra regione: questa – sostiene Santochirico – è la prima conclusione che si trae dalla decisone della Corte Costituzionale che ha dichiarato ‘l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4 del decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31’ (Disciplina della localizzazione, della realizzazione e dell'esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi), ravvisando l’ illegittimità ‘nella parte in cui non prevede che la Regione interessata, anteriormente all'intesa con la Conferenza unificata, esprima il proprio parere in ordine al rilascio dell'autorizzazione unica per la costruzione e l'esercizio degli impianti nucleari’.

“Ma soprattutto – afferma Santochirico – rinvigorisce e rilancia un principio fondamentale che avevamo sancito nella nostra legislazione regionale: l’autodeterminazione del territorio e della comunità di Basilicata in relazione all’allocazione di impianti o siti di tipo nucleare in terra lucana. Con l’articolo 8 della legge regionale 19 gennaio 2010, n.1 – continua il consigliere -avevamo previsto che ‘in ossequio ai principi di sussidiarietà, ragionevolezza e leale collaborazione, in mancanza di intesa tra lo Stato e la Regione Basilicata, nel territorio lucano non possono essere installati impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di fabbricazione di combustibile nucleare, di stoccaggio di combustibile irraggiato e di rifiuti radioattivi, né depositi di materiali e rifiuti radioattivi’ . La stessa Corte, nel novembre scorso, dichiarò illegittima questa norma (come altre simili della Puglia e della Campania). Il nuovo orientamento della Corte ci rafforza nel proposito di proseguire un impegno coerente, puntuale e incisivo per evitare che una scelta anacronistica e sbagliata, come quella del ritorno al nucleare, possa rivelarsi particolarmente dannosa per la nostra regione, che continua ad essere oggetto di indesiderate e inaccettabili ‘attenzioni’ da parte del Governo nazionale e della Sogin”.

“Ci opporremo in ogni modo – conclude Santochirico – forti anche del pronunciamento della Consulta, ai nuovi tentativi di importare e riportare il nucleare in Basilicata”.

 

    Condividi l'articolo su: