“Prima di “gridare a lupo” per i tagli alla sanità lucana e prima che il Governatore De Filippo indossi il camice come, purtroppo, ci ha anticipato, seminando il terrore tra i pazienti dei nostri ospedali che conoscono le sue doti di Governatore, qualcuno dovrebbe spiegare perché il sistema sanitario lucano si ritrova nel gruppo della “maglia nera” , in compagnia di Puglia, Calabria e Sardegna, come emerge dal ''Rapporto Sanita' 2010 – Federalismo e Servizio Sanitario Nazionale'' della Fondazione Smith Kline, presentato a Roma”. E’ quanto sostiene il senatore Egidio Digilio, coordinatore regionale vicario del Pdl.
“E c’è persino chi, dimenticando di essere un “barone del San Carlo” – aggiunge Digilio – si strappa le vesti di fronte al caso della signora costretta a sollecitare un ricovero per curarsi, riferito da alcuni quotidiani, senza alcuna autocritica sul proprio operato, da medico e da politico, nel sistema sanitario regionale. Gli ultimi dati della Fondazione Kline parlano dunque di una sanità fortemente sbilanciata a danno degli utenti del sud, mentre al nord (Toscana compresa) la situazione e' migliore. Il divario, per quanto ci riguarda, è confermato dalle frequenze di interventi chirurgici che vedono in coda Basilicata, Puglia e Campania. Sarebbe interessante – aggiunge Digilio – sapere cosa ne pensa in proposito il neo assessore regionale alla Sanità che pure, ci risulta, abbia fatto un ampio giro tra le strutture sanitarie lucane e di cui però non abbiamo nessun pensiero su cosa intende fare per liberarci della “maglia nera”. Se dobbiamo fare una battaglia per garantire risorse in più al sistema socio-assistenziale-sanitario della nostra regione ci sembra giusto sapere come si intendono spendere per elevare qualità e prestazioni ai lucani e in che modo superare piccoli e grandi ingiustizie legate, purtroppo, ancora alla raccomandazione dallo stesso “barone del San Carlo” che dichiara guerra ai favori.”
BAS 05