“Per praticare nella sanità rigore e qualità, coniugare territorio ed efficienza e, soprattutto, per mettere la persona al centro del sistema sanitario regionale, indichiamo una strada, ampiamente collaudata, che ha dato già buoni risultati anche da noi (dove siamo però solo a metà percorso): una più forte integrazione sussidiaria tra pubblico e privato”. A sostenerlo è la presidenza di ANISAP Basilicata (Associazione Nazionale Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private), sottolineando che “un esempio concreto viene dalla Regione Lombardia che ha azzerato le liste d’attesa grazie ad un sistema impostato su una forte integrazione sussidiaria tra pubblico e privato, dunque su un rapporto pubblico-privato che si svolge su un piano di parità. Un altro esempio significativo è l’approvazione recente da parte della Giunta della Provincia Autonoma di Trento dell’aggiornamento per il triennio 2010-2012 del Piano provinciale per il contenimento dei tempi di attesa, con una rilevante novità: c’è la possibilità, per i pazienti, di rivolgersi a medici o strutture privati e chiedere il rimborso all’Azienda sanitaria in caso di prestazioni specialistiche ambulatoriali o ricoveri che superano i tempi massimi di attesa”.
Per ANISAP, “la cosiddetta governance sanitaria, da ridefinire sia a livello nazionale che regionale – partendo dal divario Nord-Sud che non si può misurare solo sul piano delle infrastrutture viarie-ferroviarie-aereoportuali, accresciuto negli ultimi anni, come conferma il Rapporto Unioncamere-Istituto Tagliacarne, ma deve coinvolgere anche i servizi sociali – rappresenta sicuramente una priorità per la nuova legislatura regionale e tra le questioni più urgenti da affrontare ci sono i livelli essenziali di assistenza (Lea) da rivedere. Dunque, la sanità, che vale mediamente l'83% dei bilanci locali, è la vera mina vagante da disinnescare per le Regioni. Tirare le somme col federalismo sarà una sfida nella sfida.
E su questi temi, dopo la nostra proposta di un Patto pubblico-privato contro gli sprechi – conclude l’ANISAP – attendiamo segnali dall’Assessore regionale alla Sanità Martorano e dalla Giunta e dal Consiglio Regionali”.
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