La spesa sanitaria prevista nel 2010 in Basilicata dal Riparto del Fondo Sanitario Regionale è maggiore nella fascia d’età oltre i 75 anni (60.600 cittadini) sia come spesa ospedaliera che ambulatoriale, seguita dalla fascia d’età 45-65 anni (151 mila cittadini); tra i giovanissimi invece la fascia d’età che registra maggiori spese è quella tra 15 e 24 anni (70.270 cittadini) e nell’infanzia la fascia 5-14 anni (56 mila utenti). Sono dati – è il commento dell’Anisap Basilicata (Associazione Nazionale Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private, associazione maggiormente rappresentativa a livello nazionale e locale, oltre che accreditata presso il Ministero della Salute) – che confermano la necessità di riprendere il confronto tra Regione e associazioni della sanità privata per passare dal “centralismo gestionale sanitario” e da una visione “ospedalicentrica” a servizi e prestazioni sanitari più efficienti sul territorio, attraverso una più efficace integrazione pubblico-privato, l’unica in grado di spostare la spesa verso la prevenzione.
Il riparto del fondo regionale della Basilicata va ricordato supera 1 miliardo 22 milioni di euro, prevede il 51% della spesa per i livelli di assistenza distrettuale (di cui l’8,50% alla Medicina di base, il 13,60% alla farmaceutica, il 13,30% alla specialistica e il 15,60% “altra territoriale”), il 44% ai livelli di assistenza ospedaliera e il 5% alla prevenzione.
Il confronto pertanto – a parere dell’Anisap Basilicata – deve riprendere dall’Accordo siglato il 22 dicembre scorso che prevede, entro il corrente mese, la costituzione di un tavolo tecnico per affrontare le problematiche che necessitano di un’approfondita analisi al fine di individuare un percorso in linea con gli indirizzi della programmazione sanitaria regionale e consente di assegnare al settore della specialistica ambulatoriale risorse certe e definite per il triennio 2010-2012.
L’Accordo siglato sottolinea che “gli indirizzi di programmazione regionale considerano la sanità privata parte integrante del sistema sanitario regionale, complementare al settore sanitario pubblico, a tutela della salute” e che “sussistono criticità nella realizzazione dell’equilibrio tra settore pubblico e privato emerse nel corso degli incontri che sono stati tenuti tra Regione, Aziende sanitarie e rappresentanti delle Associazioni di categoria”.
Nel riferire che prosegue al Ministero della Salute ed è a buon punto la fase di concertazione, con la presenza di una delegazione dell’Anisap, per la riorganizzazione delle reti di offerta di diagnostica e di laboratorio, l’Anisap Basilicata sottolinea di condividere in pieno l’obiettivo del rinato Ministero della Salute di “spostare il baricentro del sistema sanitario sul territorio anche perché il 90% delle diagnosi si può fare sul territorio nelle ottime strutture esistenti e non in ospedale”.
Quanto alle aspettative per la nuova legislatura regionale, esse sono rivolte ad una revisione dei L.E.A.(Livelli essenziali di assistenza) ma anche una contemporanea introduzione dei L.U.A. (Livelli Uniformi di Assistenza) a partire dall’avvio operativo dei Distretti sociosanitari, per realizzare un modello di assistenza che deve “aprirsi” al territorio, valorizzare le importanti strutture private con le professionalità, i servizi e le prestazioni sempre più essenziali a ridurre le liste di attesa, in modo da dare risposte più efficaci ai bisogni di prevenzione e tutela della salute degli utenti del sevizio sanitario regionale.
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