SANITA’, ANISAP BASILICATA SU FASCICOLO ELETTRONICO

“La diffusione del “fascicolo elettronico della sanità”, attraverso la prescrizione con sistema telematico di visite, analisi e farmaci, in Basilicata ferma al 25% rispetto ad un gruppo di regioni che hanno raggiunto il 75%, rivela il cammino che c’è ancora da percorrere per semplificare le procedure amministrative e burocratiche che pesano non poco (in termini di tempistica e qualità) su operatori pubblici e privati e sui cittadini”. E’ il commento dell’ANISAP Basilicata – Associazione Nazionale Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private, che è l’associazione di categoria maggiormente rappresentativa a livello nazionale e locale, oltre che accreditata presso il Ministero della Salute – ai dati diffusi dalla Federazione Italiana delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere (Fiaso) in base ai quali, ad oggi, nel servizio sanitario nazionale, il 43% delle Asl, il 62% delle aziende ospedaliere e dei presidi ospedalieri, oltre che il 19% degli ambulatori territoriali interagiscono in qualche modo con il Fascicolo Sanitario Elettronico.
“Eppure – si legge in un comunicato stampa – si tratta di un'innovazione che, se a regime, potra' evitare duplicazioni inutili e dare la possibilita' a medici di famiglia, specialisti e ospedalieri di comunicare tra loro via web accedendo istantaneamente a tutte le informazioni cliniche che riguardano il paziente. E per l'assistito la prospettiva di leggere comodamente dal proprio Pc il risultato di un'analisi o di avere a portata di clic, previo utilizzo di una password, tutta la propria storia sanitaria, referti, ricette e ricoveri compresi. Senza contare la riduzione delle liste d'attesa. Per questo – sottolinea l’ANISAP Basilicata – le aspettative sul lavoro del tavolo tecnico che sarà insediato a partire dal prossimo mese di febbraio, in attuazione dell’Intesa sottoscritta in Regione con le associazioni di categoria della sanità privata, sono rivolte anche agli aspetti che possono velocizzare prestazioni e servizi ai cittadini e l’erogazione delle tariffe (in fase di rimodulazione ed adeguamento) in tempi ragionevoli alle imprese private di settore. Nell’Intesa non a caso abbiamo previsto di favorire l’integrazione delle strutture private accreditate all’interno del servizio sanitario regionale in merito all’accesso alle prestazioni attraverso la prescrizione sul modulario del SSN, con identiche modalità di compilazione; validità, anche al punto di vista legale, dei referti diagnostici, delle certificazioni e delle prescrizioni specialistiche; studi mirati al governo della domanda di prestazioni sanitarie ed alla condivisione di percorsi diagnostico-terapeutici, sulla base delle più recenti linee guida”.
(bas – 04)

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