Sacco (Udc): da Chianciano svolta al centro

“I tre giorni di festa tenutasi a Chianciano che ha visto l’UDC verso il Partito della Nazione ha registrato per la prima volta dopo il 2008 una forte spinta e consapevolezza delle forze centriste nell’essere determinanti nel nuovo panorama politico che va delineandosi nello scenario nazionale”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Palmiro Sacco, segretario provinciale dell’Udc di Potenza.
“Chianciano dunque – aggiunge Sacco – non rappresenta una svolta, piuttosto è la oramai matura consapevolezza di una propria forza che ha mantenuto con lo scudocrociato la continuità con il passato e che non obbligatoriamente, dovrà ritrovarsi come sola individuazione formale, nel nuovo simbolo del nuovo Partito. Un richiamo anticipato alle urne potrà vedere tutti i partiti pronti per affrontarle, oppure tutti profondamente impreparati, di certo la nuova stagione politica dovrà contraddistinguersi non tra buoni e cattivi o, tra comunisti o anti comunisti, bensì nella assoluta consapevolezza che un paese non si governa con la strenua difesa dei propri interessi, o nel viscerale giustizialismo.
Al fallimento delle due più grandi formazioni politiche di destra e di sinistra che rispettivamente hanno affidato il futuro di questo paese a due partiti tanto arcigni quanto piccoli, bisognerà contrapporre una forza di centro la quale non guardi alla eliminazione giudiziaria di taluni oppure alla rivendicazione territoriale tale da tranciare il paese in due, di altri.
La violenta colluttazione politica che in queste settimane ha visto Fini vittima e carnefice, seppur tardiva, non dovrà trasformarsi in rivisitate “Idi di settembre”, ma in un tempestivo ed importante contributo ad un paese che non guardi ed affronti i problemi da una angolazione estremista, ma da una posizione più agevole e con miglior visibilità. Posizione che oramai da anni noi centristi denunciamo, ossia di rispetto e garanzia tanto per chi è oggetto di forti e pericolose attenzioni giudiziarie, quanto per quei milioni di italiani che meritano dei governanti migliori”.
(bas – 04)

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