“Il grande successo della Fiom alle elezioni per le Rsu della Fiat di Melfi non è solo il giusto riconoscimento degli operai alla strategia della Fiom, che non ha mai abbassato la testa di fronte ai padroni, ma è il primo secco “no” al ricatto Fiat nei confronti dei lavoratori di Pomigliano e che punta a scardinare la casa di tutela dei lavoratori, ovvero i sindacati e la Costituzione”. E’ il commento di Giacomo Nardiello, componente della segreteria regionale del Pdci-FdS.
“Insieme alla piena soddisfazione e ai più fraterni auguri e felicitazioni per il gruppo dirigente della Fiom – aggiunge Nardiello – ribadiamo il pieno sostegno perché nello stabilimento di Melfi, come in tutti i posti di lavoro, non si arretri nemmeno di un passo per la tutela dei diritti dei lavoratori, respingendo ogni attacco alla democrazia e al sindacato. Passare dai diritti universali ad una frammentazione ed una competizione al ribasso dei diritti sul territorio è una immane operazione di inciviltà. L'Italia è di fronte ad un bivio: da una parte c'è la civiltà e dall'altra il rogo dei diritti. La speranza è che ci si fermi prima del precipizio in cui vuol far cadere l'Italia il ministro Sacconi, perché incredibile non è chi vuole tutelare i lavoratori ma chi pensa di violare i diritti costituzionali. Come si fa – continua Nardiello – a considerare normale un documento che prevede la cancellazione di diritti fondamentali dei lavoratori? Su Pomigliano si gioca una trattativa fondamentale: se passa la scelleratezza imposta dalla Fiat – conclude – nel nostro Paese non ci sarà più nessun argine al peggio. E meno male che da Melfi la voce operaia si è fatta sentire forte e senza paura”.
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