Rosa: ingenerose le critiche al Pdl lucano

Il consigliere regionale traccia un bilancio dell’attività politica del centrodestra nell’anno trascorso

“A pochi giorni dal 2011, archiviata la finanziaria regionale, credo sia utile tracciare un breve bilancio dell’anno trascorso per il Popolo delle Libertà lucano. Tra luci ed ombre, come giusto sia per ogni formazione politica, specie per chi come noi è forza di minoranza in Basilicata da sempre; ma forse portatori di una visione della società libera, meno vincolata ai partitismi, autonoma dalle burocrazie pubbliche e private, che non è però minoritaria nel sentire comune del cittadino”. Inizia così un intervento del consigliere regionale Gianni Rosa (Pdl) che ritiene “ingenerosa, frutto di un commentare ‘en passant’ che non si addentrata nell’analisi effettiva e profonda” la critica letta spesso in questi giorni di “un centrodestra lucano accusato di essere una opposizione blanda se non addirittura inesistente,; guidato da una dirigenza distratta verso i problemi della Lucania”. Una critica che a parere di Rosa “ha il limite di dare la responsabilità ai singoli senza valutare il sistema politico-elettorale di una regione troppo grande per il suo debole sistema economico, troppo piccola come consistenza demografica per avere un’opinione pubblica realmente ‘libera’, troppo dipendente dall’economia assistenziale”.

L’esponente politico parla anche delle “ombre” che hanno riguardato il centrodestra: “il Pdl – scrive – ha perso le ultime elezioni amministrative continuando la scia negativa degli ultimi anni, che lo ha visto sconfitto alle provinciali, alle comunali di Potenza e di Matera, poi alla corsa per le Regionali. Continuando ad intercettare un voto di opinione e di scontento verso il sistema di potere del centrosinistra di Basilicata, ma non riuscendo a scalfire il blocco politico-sociale nato dal patto di acciaio delle nomenclature post democristiane e post comuniste, che, dal 1994, si è rivelato granito e monolitico”.

“La nostra opposizione – afferma ancora Rosa – vi è sempre stata, basta osservare, ad esempio, quanto fatto negli ultimi mesi in Regione Basilicata. Di certo nel nostro costume non vi è il parlare per il parlare di strategie, di grandi sistemi, di riforme istituzionali, che si rivelano poi solo slogan e proclami demagogici come l’ultima vicenda delle Comunità locali morte prima di nascere, la riforma delle sanità mancata, lo Statuto regionale in apnea di una Basilicata dalle riforme mancate”.
A parere di Rosa “le Luci ci sono, anche tante. Innanzitutto il Pdl è sopratutto il partito dei militanti e dei territori, il 2010 è stato un anno di crescita per la dirigenza locale e gli amministratori; se ne parla poco ma i risultati della buona amministrazione di Picerno, Acerenza, Venosa, Maschito, Calvello, Montescaglioso e Oliveto Lucano, solo per citarne alcuni, vi sono. E’ un partito nato da poco ma strutturato, essendo non legato certo al potere ‘assessorile’, ben saldo infatti non è stato lacerato dalla scissione del Fli, se non per singole adesioni o scelte personali, ma nulla di più”.

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