Il consigliere regionale del Pdl con una interrogazione chiede chiarimenti “su quanto accaduto il 13 agosto a Rimini, dove su iniziativa del Governatore lucano è stata attuata una ‘singolare’ azione di comunicazione istituzionale”
“Ho protocollato – comunica Rosa – un’interrogazione all'attenzione del presidente De Filippo, chiedendo lumi su quanto accaduto il 13 agosto a Rimini, dove su iniziativa del Governatore lucano è stata attuata una ‘singolare’ azione di comunicazione istituzionale che oso definirla da ‘spiaggia’. Quattro ragazze universitarie – riferisce Rosa – in divisa bianca addobbata con logo della Regione Basilicata, hanno distribuito ai villeggianti 150mila, supponiamo, opuscoli che decantavano le lodi sull’utilizzo delle risorse pubbliche fatta in questi anni di amministrazione rossa”.
“Tutti noi, anche chi come me riveste il ruolo di consigliere regionale – afferma Rosa – è venuto a conoscenza dell'iniziativa attraverso la stampa. Francamente sono rimasto colpito in modo negativo da questa iniziativa denominata ‘Siamo Meridionali, non Straccioni’ che, a mio giudizio, più che realmente utile appare solamente goliardica e che rivela una sindrome da comunicazione paesana che ha coinvolto il nome di una Regione e non un singolo politico. Tutto nasce da un’ipotetica offesa lanciata dal ministro Tremonti verso le Regioni del Sud che evidenziava l'incapacità dei politici di sapere spendere bene le risorse disponibili. L’iniziativa estiva della Giunta regionale della Basilicata – continua Rosa – ha, purtroppo, confermato le ragioni del Ministro dell’Economia: oltre al pessimo gusto abbiamo assistito all’ennesimo sperpero di risorse finanziarie in opuscoli, gadget, onorario per le studentesse lucane che hanno partecipato alla divulgazione, più ‘varie ed eventuali’. Probabilmente – dice il consigliere del Pdl – il tutto si giustifica con lla circostanza che De Filippo tenta di costruirsi una visibilità nazionale nella speranza di qualche salto nell’agone politico italiano”.
“Intanto – dichiara Rosa – è bene che risponda alla mia interrogazione, chiarendo a tutti i lucani dove, oltre a Rimini, è stato fatto ‘avanspettacolo’, quanto sia costata l’avventura comunicativa e, poi, con quali fondi pubblici sia stata finanziata. Se possibile – aggiunge Rosa – faccia anche pervenire ai consiglieri regionali una copia del materiale distribuito per poter conoscere come sono stati utilizzati i fondi pubblici, affinché si possa aprire un serio confronto nell'unica sede deputata a ciò, ovvero il Consiglio regionale”.