Rosa: diverso trattamento per Lsu e lavoratori in mobilità

Il consigliere regionale del Pdl in un’interrogazione ha chiesto “di modificare l’avviso pubblico per il reinserimento dei lavoratori in mobilità in quanto prevede un trattamento di disparità tra questi e i lavoratori socialmente utili”

“Ho presentato un’interrogazione al presidente De Filippo – comunica Rosa – per chiedere una modifica all’avviso pubblico ‘Intervento di politiche attive per il reinserimento lavorativo dei lavoratori in mobilità in deroga percettori di indennità” che scadrà la prossima settimana’. Un’iniziativa – spiega – che nasce dalla situazione di persistente crisi economica che, purtroppo, vede tante aziende della nostra regione in enorme difficoltà, con chiusure, cassa integrazione e vertenze che, in un tessuto produttivo debole quale è quello lucano, si trasforma anche in crisi personali, familiari e sociali. Con l’interrogazione – specifica Rosa – ho chiesto alla Giunta regionale di equiparare il trattamento previsto per i lavoratori in mobilità a quello previsto per la platea dei lavoratori socialmente utili, approvato dalla Finanziaria regionale 2011 che con l’articolo 37 modifica l’articolo 6 della Legge regionale n. 2 del 2005 in materia di prosecuzione e stabilizzazione”.

“Sintetizzando – sottolinea Rosa – nell’avviso pubblico per i lavoratori in mobilità, oltre a precisi vincoli normativi, previsti dalla normativa comunitaria e nazionale, per gli operatori privati che assumono sono contemplati anche alcuni incentivi, sia per l’assunzione pari al 50 per cento del costo salariale lordo per un importo non superiore a 10 mila euro per un anno e sia per l’autoimpiego e la creazione d’impresa con massimo di 15 mila euro per ciascun beneficiario. Per gli Lsu, invece, il trattamento previsto è finanziariamente migliore: per le assunzioni un contributo a fondo perduto fino ad un massimo di 50 mila euro, per chi crea impresa un contributo fino ad un massimo di 20 mila euro, più un ulteriore contributo a fondo perduto fino al 70 per cento delle spese sostenute per acquisto, costituzione, ristrutturazione locali dell’attività, acquisto di macchinari ed attrezzature. Tralasciando – continua Rosa – le differenze normative e di diritto del lavoro, i beneficiari dei due provvedimenti, mobilità o lsu, sono cittadini che hanno gli stessi problemi e difficoltà. Inoltre, hanno diritto ad avere uno standard di vita migliore ed una dignitosa possibilità lavorativa. Non comprendo, quindi, come mai di fronte a due fattispecie pressoché simili, la Regione ipotizza contributi finanziari differenti, creando conseguentemente una disparità di trattamento inaccettabile”.

“Evidentemente – prosegue il consigliere del Pdl – De Filippo ci deve spiegare i motivi politici e amministrativi di tale disparità. Una scelta precisa per accattivarsi gli umori di un target determinato di cittadini o, semplicemente, una scelta frettolosa e superficiale nelle notti dell’approvazione della finanziaria regionale, senza valutare ed approfondire le situazioni e le problematiche del sostegno al lavoro. I lavoratori – conclude – devono avere le stesse opportunità di trattamento e di accesso agli incentivi regionali, non per mero spirito di egualitarismo, ma solo perchè un’istituzione non può e non deve discriminare, sopratutto nell’accesso al lavoro per chi vive situazioni di estremo disagio”.

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