“E’ necessario rilanciare una grande campagna culturale e sociale, partendo da una vera e propria mobilitazione democratica per portare avanti anche in Basilicata il cantiere dell’alternativa a Berlusconi”
“Le iniziative politiche alle quali, ieri, Nichi Vendola ha partecipato a Matera rilanciano in Basilicata il cantiere dell’alternativa a Berlusconi e la grande speranza di cambiamento intorno ad un programma che è in grado di interpretare realmente le esigenze popolari e a superare disagio sociale ed emergenza lavoro”. A sostenerlo è il capogruppo di Sel (Sinistra Ecologia e Libertà) in Consiglio regionale, Giannino Romaniello.
“La necessità di rompere la separazione tra politica e società e costruire un progetto politico a lungo termine – aggiunge Romaniello – sono le condizioni perché il progetto di Nichi Vendola consenta al centrosinistra di agire ragionando, più che sulla crisi di chi ci governa, sugli effetti che questa crisi ha prodotto all'interno della società italiana. Per questo alla crisi irreversibile del berlusconismo e del centrodestra, che sinora abbiamo conosciuto, è necessario rispondere con il cantiere dell'alternativa e con iniziative che vedano, come è accaduto a Matera, protagonisti movimenti, associazioni, circoli e singoli cittadini. E’ questa la spinta di cui ha bisogno il centrosinistra, a Roma come a Matera e a Potenza, per mettersi in discussione e preparare l’alternativa al centrodestra. Per questo siamo fortemente interessati al dibattito che alcuni esponenti del Pd lucano hanno rilanciato sulla nuova coalizione del centrosinistra ma più che sulla formula siamo interessati sulla sostanza e sul programma”.
Nel sottolineare, inoltre, “il significato politico dell’evento ‘Verso Teano’ perché il 26 Ottobre prossimo ricorrono i 150 anni dallo storico incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele che segnò il passaggio del Mezzogiorno nel Regno d’Italia, il capogruppo Sel ne condivide l’obiettivo centrale che evidenzia “punta a farne non certo una ricorrenza storica, ma a rafforzare e riconsiderare il valore dell’Unità d’Italia rilanciando la nuova questione meridionale. Anche per il futuro delle popolazioni del Sud come per il progetto di Vendola è necessario rilanciare una grande campagna culturale e sociale, partendo da una vera e propria mobilitazione democratica. Bisogna prestare attenzione alla scomparsa del diritto al lavoro di un’intera generazione, alla lotta dei precari della scuola, all’impoverimento delle famiglie, allo smarrimento delle partite Iva”.
“Il centrosinistra – conclude Romaniello – è chiamato ad uno sforzo profondo per indicare con chiarezza qual è la propria idea di società, di scuola, di lavoro, di mercato. Su queste basi, quando sarà individuato un denominatore comune, si porrà il problema non certamente secondario delle alleanze, recuperando tutte le energie morali e intellettuali utili alla ricostruzione di una classe dirigente”.