RACCOLTA DIFFERENZIATA, LACORAZZA: AMBITO UNICO REGIONALE

“Un ciclo integrato dei rifiuti e un modello gestionale che non metta al centro la raccolta differenziata non è destinato a fare molta strada e a costruire condizioni industriali attraverso le quali nei prossimi anni un miglior rapporto tra istituzioni e cittadini possa sostenere anche processi di innovazione tecnologica. La raccolta differenziata rende più virtuosi i comportamenti di cittadini e istituzioni e tutela più a lungo la qualità dell’acqua, dell’aria e della terra. Senza pregiudizi e prese di posizione ideologiche dobbiamo ricostruire una maggiore efficacia delle nostre politiche, a garanzia del diritto alla salute e della tutela dell’ambiente e dei cittadini”.

È quanto ha dichiarato il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, ieri a conclusione della giornata seminariale “Raccolta Differenziata. Impegno comune” dedicata al tema dei rifiuti.

“Al 2013 – ha continuato il Presidente – è necessario innalzare la percentuale di raccolta differenziata del 30% anche per conseguire, da parte dei comuni, obiettivi di premialità (circa 12 milioni di euro) a valere sulla programmazione 2007-2013. La differenziata non è dunque solo un comportamento virtuoso ma anche un modo per reperire ulteriori risorse e per dare ossigeno ai bilanci dei comuni. Attualmente , e in prospettiva, la raccolta differenziata diventa anche un’opportunità per spendere meno oggi e per ottenere maggiori risorse domani”.
Lacorazza si è infine soffermato sulla necessità si sciogliere alcuni nodi importanti, come quello della realizzazione dell’impiantistica e dell’avvio di progetti di raccolta differenziata finanziati e da finanziare, a cui deve però essere affiancata la definizione del piano d’ambito e della tariffa unica.
Accogliendo l’invito del vicepresidente Mancusi ad individuare, dopo l’abolizione dell’Ato unica, modalità organizzative snelle ed efficaci per affrontare in modo nuovo la gestione dei rifiuti in Basilicata il Presidente ha inoltre messo in evidenza la necessità di costruire una seria riflessione sul tema della governance ed ha lanciato una proposta che sarà oggetto di approfondimento nei prossimi giorni e che riguarda la costituzione dell’ambito unico regionale, della gestione associata da parte delle due province e di una conferenza di governo dei comuni che possa avere una funzione vincolante rispetto alle scelte di gestione”.
“ Tutto ciò – ha concluso – potrebbe consentire, a partire dall’assestamento di bilancio regionale e/o attraverso l’attivazione di fondi comunitari sull’ “Assistenza Tecnica”, la definizione di risorse finanziarie per sostenere questo modello di gestione e l’attivazione di tutte le procedure per avviare la definizione del piano d’ambito. D’altra parte ci sarebbe poco da aggiungere ai compiti che già l’intesa interistituzionale del 2009 ha assegnato alle province, proprio in attesa che si costituisse, prima di essere abolito, l’Ato unico”. “Questo sarebbe il modo – ha detto il Presidente rivolgendosi a Mancusi – per semplificare e velocizzare una nuova governance del ciclo integrato dei rifiuti. Vogliamo mettere a disposizione una proposta da condividere con la Regione, i comuni e gli altri enti coinvolti. Un percorso di condivisione che è già iniziato nei giorni scorsi con il presidente della Provincia di Matera Franco Stella e che sarà oggetto di un confronto anche con il Presidente dell’Anci Vito Santarsiero”.

Nel concludere il suo intervento Lacorazza, dopo aver ringraziato l’assessore all’Ambiente Macchia per l’efficace lavoro che sta svolgendo con la collaborazione degli uffici, ha anche dato atto alla Regione e all’assessore Mancusi della positiva attività avviata con l’Osservatorio sui rifiuti, “anche perché – ha sottolineato – avrà il compito di affrontare in maniera puntuale le criticità, individuando responsabilità e definendo con tempi certi il loro superamento”.
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