Le RSU FP CGIL della Provincia di Potenza, in un comunicato stampa, “chiedono con forza l’immediato reintegro in servizio del proprio collega, il tenente Giuseppe Di Bello, Rsu della Fp Cgil, reo di aver fatto semplicemente il proprio dovere nell’informare tutti gli aventi diritto sullo stato della qualità delle acque degli invasi destinate alla Produzione di acqua potabile della Provincia di Potenza, invitando a ricercare le responsabilità nella scarsa trasparenza dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente di Basilicata. Infatti una corretta informazione e la conseguente attività di prevenzione avrebbe evitato l’incalzare degli eventi che hanno poi portato a quei fenomeni degenerativi nell’invaso del Pertusillo (vedi alga rossa, moria di pesci, ecc). Giuseppe Di Bello aveva ragione rispetto alla segnalazione fatta sulla qualità delle acque degli invasi in gennaio e i fatti hanno invece dato torto a chi non prese in seria considerazione ciò che egli aveva segnalato. Al colmo del paradosso viene fatta una indagine a suo carico per rivelazioni del segreto d’ufficio, lì dove per “segreti” si intendono le analisi delle acque degli invasi destinate alla produzione di acque potabili, quell’accesso all’informazione che la Convenzione di Aahrus annovera fra i diritti fondamentali dei cittadini.
L’Ente Provincia ha recentemente notificato al pubblico ufficiale Giuseppe Di Bello, una contestazione di addebito a fini disciplinari minacciando un ulteriore provvedimento di sospensione dal lavoro. La Provincia di Potenza inspiegabilmente formula una contestazione senza aspettare una sentenza e senza dar peso ai fatti. E’ un atto inaudito verso un dipendente che ha sempre svolto con grande professionalità ed in modo irreprensibile la propria attività lavorativa e che per analogia rievoca il triste e ben noto precedente del ”procurato allarme” di chi sosteneva l’imminenza di un terremoto nella città de L’Aquila”.
Le RSU della Provincia di Potenza considerano “la trasparenza dei dati in merito alle analisi di aria, acqua, suolo, sottosuolo e falda della nostra regione, condizione fondamentale per assicurare la tutela della salute dei cittadini, così come sancito dalla Convenzione di Aahrus nonché dalla direttiva comunitaria 2003/4/CEE.
Le RSU esprimono la propria solidarietà al Tenente Giuseppe Di Bello RSU CGIL oggetto di un atto sbagliato ed ingiustificato e chiedono all’Ente Provincia di revocare la contestazione di addebito, considerato che il Tribunale di Potenza non si è ancora espresso con un giudizio di merito. La sospensione del procedimento disciplinare da parte della Provincia è un atto dovuto a garanzia dell’autonomia delle funzioni pubbliche e dei diritti dei lavoratori impegnati nell’esercizio di importanti e delicati servizi pubblici a salvaguardia degli interessi della collettività”.
(BAS – 04)