Sono stati approvati all’unanimità, nel corso della seduta di Consiglio provinciale che si è svolta questa mattina, due regolamenti, l’uno sulle condizioni e modalità di svolgimento di stage e tirocini di formazione e di orientamento, l’altro sulla disciplina degli impianti di pubblicità o propaganda e degli altri mezzi pubblicitari sulle strade provinciali, sulle aree pubbliche o di uso pubblico e sugli immobili in uso alla Provincia.
Sul secondo regolamento, l’assessore ai Tributi Vito Di Lascio ha precisato che la Provincia ha inteso dotarsi di “un regolamento specifico per una materia che, fino a questo momento, è stata disciplinata dal regolamento per l’applicazione del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche dell’Ente. Per la tassazione di alcune tipologie di pubblicità – ha spiegato Di Lascio – è prevista una tabella di tariffe fisse, mentre per altri spazi pubblicitari considerati strategici e, dunque, interessanti ed appetibili per i privati, la Giunta provinciale si riserva di individuare le aree pubbliche, dove l’autorizzazione sarà concessa attraverso procedure concorsuali ad evidenza pubblica”.
Nel corso del dibattito, il consigliere Antonino Capuano (Pdl) ha chiesto una definizione più precisa dei motivi per i quali la Provincia può revocare l’autorizzazione, mentre il capogruppo Tommaso Samela (Pd) ha sottolineato come “sia difficile comprendere una casistica esauriente e puntuale e che ciascun provvedimento di revoca dovrà adeguatamente motivato”.
Inoltre, ha raccolto il consenso unanime dell’assemblea l’ordine del giorno, presentato dal consigliere Angelo Lamboglia (Idv) ed altri componenti dell’assise, sulla salvaguardia e la tutela delle maestranze locali nei lavori del tratto lucano dell’A3 Salerno–Reggio Calabria.
“Con questo ordine del giorno – ha spiegato Lamboglia – si impegna il presidente della Giunta provinciale Piero Lacorazza ad attivare un confronto con la Regione, i Comuni, le parti sociali, l’Anas e la Grandi Lavori S.p.a., diretto a favorire l’occupazione delle maestranze locali, che vedono nella realizzazione delle opere in questione una concreta opportunità di lavoro nel proprio territorio”.

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