“I dati diffusi dallo Svimez e relativi al tasso di disoccupazione nell’Italia meridionale sono allarmanti e preoccupanti, oltre che sintomatici di un malessere diffuso che non riesce a trovare soluzione né tantomeno ad offrire spiragli di sbocco per le aree del Sud”. E’ il commento del capogruppo dei Democratici e Cattolici della provincia di Potenza Vincenzo Libonati secondo cui si è in presenza di un dato di fatto: “l’Italia recede ai livelli drammatici dell’inizio del terzo millennio e mostra un Pil pro-capite che è più basso di quello del 2000. Il Paese soffoca –aggiunge Libonati – per un elevato tasso di emigrazione interna, a cui si somma una forte percentuale di lavoro sommerso. Dai dati emerge la fotografia di un mezzogiorno che si accascia sulle sue disgrazie e che da esse non riesce a riemergere, ampliando la sua divergenza con i territori del Nord e mostrando le ferite di un’economia inesistente e di un sistema sociale precario”. Per il capogruppo, “la ‘questione meridionale’ deve esser riproposta in tutta la sua interezza ma soprattutto attuata. Non basta proporre una sorta di fiscalità di vantaggio per le Regioni in ritardo di sviluppo: occorre mettere in campo azioni concrete che portino ad investimenti mirati non solo all’ottenimento dei benefici fiscali, ma a creare insediamenti in grado di migliorare i livelli di occupazione negli ambiti geografici a rischio”.

Bas 03