''Non vorremmo che con l’arrivo dei profughi a Palazzo San Gervasio si ripetessero le problematiche sia nel rapporto con le comunità locali che tra gli stessi immigrati già registrate, pesantemente, negli anni passati con l’ospitalità degli immigrati per la raccolta del pomodoro”. E’ quanto sostiene il sen. Egidio Digilio (Fli) sottolineando che “il Ministero dell’Interno avrebbe dovuto coinvolgere Regione e Comune di Palazzo nella scelta unilaterale. In discussione non c’è certamente la mancata disponibilità ad ospitare alcune centinaia di profughi o rifugiati provenienti da Paesi Maghrebini quanto proprio le condizioni migliori di ospitalità. C’è poi da risolvere il problema dell’arrivo nelle prossime settimane di centinaia di cittadini nordafricani per la tradizionale raccolta del pomodoro. E – chiede Digilio – dove saranno sistemati? E’ evidente che la struttura d’accoglienza che si sta realizzando in queste ore nel centro dell’Alto Bradano non avrà vita breve nel senso che difficilmente i profughi saranno destinati, nel giro di qualche settimana, altrove. Per questo il rischio è di alimentare una guerra tra poveri nord africani a meno che i cittadini che saranno ospitati nei prossimi giorni non accettino di lavorare nei campi dell’area a partire dalla raccolta di pomodoro. Al Presidente De Filippo tuttavia – conclude Digilio – non basta far appelli alla condivisione : in queste ore, responsabilmente, si occupi del piano di accoglienza e quindi di come affiancare il programma del Ministero dell’Interno anche attraverso organismi e strutture di volontariato e protezione civile”.
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