“Per completare gli effetti positivi del Patto di Sistema tra imprese lucane del settore petrolifero c'è bisogno di altri tre tasselli: il Contratto di Sito, il Distretto Energetico e i Programmi di Formazione Locale da sinergizzare con la Scuola di Alta Formazione che sarà presto aperta a Viggiano su iniziativa di Assomineraria”. E' quanto sostiene il capogruppo di Idv alla Provincia di Potenza, Vittorio Prinzi, sottolineando che “il Contratto di Sito proposto dalla Cgil punta a tutelare i posti di lavoro nell’attività legata all’estrazione di petrolio in Val d’Agri nei casi di subentro per commesse e prestazioni di servizi. Ci sono infatti ancora ditte che lamentano difficoltà di rapporti con l’Eni – riferisce il presidente del gruppo Idv – risultano una decina di piccole e medie aziende che hanno sede nel comprensorio della Val d’Agri o comunque in provincia di Potenza e hanno alle dipendenze, da sempre, lavoratori lucani. In mancanza del rinnovo dei contratti di servizio si rischia il licenziamento dei nostri operai, in gran parte qualificati, con l’arrivo da fuori regione di decine di lavoratori. Un’eventualità che è inaccettabile specie per la grave crisi occupazionale e nonostante la ricchezza petrolio. La vicenda della Renco dovrebbe servire da lezione. Quanto al Distretto Energetico, la sua istituzione – continua Prinzi – non è più rinviabile se vogliamo cogliere tutte le grandi opportunità offerte dal Patto di Sistema specie in materia di subfornitura e produzione di materiali per le imprese che saranno impegnate nei lavori di ricerca ed estrazione. Nel distretto infatti troveranno posto nuove attività, specie per piccole e medie imprese e dell'artigianato di alta tecnologia anche per le fonti energetiche alternative (pannelli solari e impianti eolici) accrescendo il tessuto imprenditoriale e quindi l'occupazione. Infine, l’avvio, annunciato per i primi mesi del 2011 di un Centro di formazione professionale, con corsi nelle aziende per riqualificare i dipendenti e per i giovani diplomati e laureati disoccupati, va inquadrato nell'attività che la Provincia anche attraverso il rilancio della “missione” dell'Apof-Il può e deve svolgere per la formazione di figure professionali innovative e comunque richieste dalle aziende del settore petrolifero. Condizione prioritaria resta quella di un’azione sinergica Regione, Provincia, Comuni, sindacati e lavoratori – conclude l’esponente Idv – di stanare il management Eni perchè assuma la responsabilità che le deriva dall’utilizzo delle nostre risorse energetiche”.
BAS 05