Prinzi (Idv) su proteste operai forestali Alto Agri

“Nella struttura regionale che ha compiti di sorveglianza dell’attuazione del P.O. Val d’Agri facciano parte anche rappresentanti della Provincia, da sempre esclusa da ogni fase di programmazione delle royalties”. E’ la proposta del capogruppo di IdV alla Provincia di Potenza, Vittorio Prinzi per il quale “le nuove proteste dei sindacati e dei lavoratori forestali della Comunità Montana Alto Agri, destinate a sfociare in ulteriori e più clamorose manifestazioni di mobilitazione, dimostrano che la vicenda paradossale dei cantieri forestali nell’area dell’Alto e Medio Agri, finanziati dall’Eni, aperti solo per pochi giorni e subito bloccati per mancanza di fondi, è tutt’altro che conclusa come sembrava qualche giorno fa con la notizia dei 5 milioni di euro destinati alla forestazione e che quindi è necessario il massimo impegno istituzionale e il massimo sostegno politico”.
Nel sottolineare che “l’Eni ha sottoscritto impegni di cosiddetta “compensazione ambientale” che prevedono l’apertura di cantieri forestali, di rimboschimento e manutenzione del nostro patrimonio naturalistico, a ridosso del Parco Nazionale Val d’Agri oltre che nel Sauro-Camastra, Lagonegrese e Collina Materana”, Prinzi evidenzia “la necessità primaria di individuare le responsabilità per l’attuale situazione che, a detta dei sindacati, sarebbero da dividere equamente tra Regione e alcune Comunità Montane delegate degli interventi. Si tratta in particolare di accertare le cause della mancata approvazione dei progetti della cosiddetta "perizia Eni", e contemporaneamente se il commissario della Comunità Montana Alto Agri Cantiani ha assolto fino in fondo a tutti gli adempimenti previsti in materia di bilancio dell’ Ente”.
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