PRESENTATO “I CONFINI DEL POSSIBILE” DI ROCCO MAZZARONE

(Artè) Matera -Presentato nel pomeriggio di ieri, presso l'Archivio di Stato di via Tommaso, il libro di Rocco Mazzarone “I confini del possibile”. Conversazioni conPancrazio Toscano. Edito da L’Ancora del Mediterraneo. L'iniziativa, nell'ambito della XII settimana della cultura, hacoinvolto anche il Centro di documentazione “Rocco Scotellaro e la Basilicata del secondo dopoguerra” di Tricarico.

Un libro, agile e denso è brillantemente introdotto da Goffredo Fofi e suddiviso in quattordici capitoli. E' scritto, come un grande romanzo-verità di classico e poetico impianto, che sarebbe piaciuto a un Carlo Levi lettore, cioè a uno dei più cari amici di Rocco Mazzarone. «La strana primavera del 1997 fatica a prevalere sull’inverno. C’è vento nel pomeriggio luminoso e la piazza principale del paese è pressoché deserta. Nell’aria rarefatta di un giorno tra due feste, infiliamo lo stradone che la gente ha sempre chiamato “fuori la porta”. I pochi solitari passeggiatori, incrociandosi, si scambiano un rituale e rapido saluto. Rocco, anche se ormai quasi cieco, ha una tale memoria dei luoghi che si muove con sufficiente disinvoltura, così come accade quando va a Matera. […] È passato un altro anno. E’ l’inizio dell’estate del 1999. [..] Sono convinto, ma vorrei sbagliarmi – dice Rocco a Pancrazio – che il signor Bossi e i suoi seguaci stiano guadagnando terreno molto rapidamente. Tutto il libro è attraversato da riflessioni e ricordi personali che, nell’appassionante conversazione con il ben più giovane amico, ripercorrono più di sessanta anni di storia italiana e lucana.

Rocco Mazzarone Nato a Tricarico (Mt) il 17 agosto 1912. Medico, specializzato in tisiologia e malattie polmonari presso l'Università di Milano, ha insegnato statistica medica nella facoltà di medicina all'Università di Bari negli anni 1969-1982. Prigioniero di guerra in Egitto, ha lavorato in un ospedale generale inglese. Negli anni 1947-1982 ha diretto il Consorzio e il Dispensario Antitubercolare di Matera e per il suo impegno nella lotta contro le malattie endemiche della Basilicata come la malaria e soprattutto la tubercolosi, ha ricevuto la Medaglia d'oro “Carlo Forlanini” concessa dalla Federazione Italiana contro la Tubercolosi. Ha condotto indagini epidemiologiche in Basilicata, in Somalia e nel Belucistan iraniano, dove ha incontrato Dinu Adamesteanu al quale sarebbe rimasto legato da profonda amicizia. Ha collaborato in progetti di programmazione sanitaria ed ha presieduto il Comitato di Soprintendenza del progetto-pilota “Organizzazione dei servizi socio-sanitari in Basilicata”. » autore di numerose pubblicazioni su temi di epidemiologia e organizzazione sanitaria. Di cultura laica e democratica, è uno dei maggiori intellettuali della Basilicata, attento testimone del suo tempo, raffinato interprete del pensiero di Giustino Fortunato e Francesco Saverio Nitti, amico di Rocco Scotellaro, Carlo Levi e Manlio Rossi-Doria, ha rappresentato il punto di riferimento di tutti gli studi italiani e stranieri condotti in regione nel secondo dopoguerra, da quelli etnografici di Ernesto Demartino, alle indagini dello storico americano George Peck, ai reportage fotografici di Henri Cartier-Bresson. Come responsabile del settore igienico-sanitario e demografico ha partecipato allo studio sulla città e l'agro di Matera, diretto da Federico Friedmann e promosso dall'Unrra-Casas, ispiratore e referente Adriano Olivetti, assieme, tra gli altri, a Tullio Tentori e Ludovico Quaroni; ha partecipato allo studio su Grassano, patrocinato dalla Commissione Parlamentare di inchiesta sulla miseria e sui mezzi per combatterla, i cui risultati sono raccolti nel volume XIV edito nel 1954 dalla Camera dei Deputati al Parlamento Italiano. Cittadino onorario di Matera, ha ricevuto il Premio Lucana Gens.

Pancrazio Toscano di formazione maestro elementare, oggi dirigente scolastico. Ha curato per la casa editrice L'ancora del Mediterraneo gli scritti di Manlio Rossi- Doria raccolti nella collana Scuola e Mezzogiorno e la traduzione del romanzo La loi di Roger Vaillant con il titolo Padrone e sotto.

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