Precari Apof -Il, Pittella: non perdere più tempo

Appello del consigliere regionale del Pd all'Assessore alla Formazione per la ripresa del tavolo tecnico

“Il difficile momento socio-economico che sta vivendo il Paese – afferma Pittella – e le ripercussioni drammatiche sulle famiglie e sui lavoratori impongono una riflessione da parte della politica più decisa e concreta nell'affrontare i temi importanti. La questione del precariato, per esempio, è uno dei problemi più sentiti che ha ormai cambiato la pelle stessa delle persone, ridefinendo modi di vita, tempi, valori. Trattasi di un problema relativo non solo alle aziende private, ma anche agli Enti pubblici, nei quali lavorano, anche in Basilicata, centinaia di precari in attesa di processi di stabilizzazione, purtroppo, quasi sempre mancanti”.

“Ritengo – sostiene Pittella – che dopo i tavoli tecnici intercorsi tra Regione, Organizzazioni sindacali e Provincia sul tema del precariato Apof-Il, non si stia procedendo verso una risoluzione rapida del problema che, per converso, sembra complicarsi ulteriormente, e a pagarne le spese ovviamente sono i lavoratori. Certamente non mi sfugge – aggiunge – la problematicità della questione, pertanto, credo sia opportuno porre a noi stessi alcune domande affinchè si faccia chiarezza sulla vicenda Apof-Il e sulla formazione in generale. Certo è, senza intento polemico alcuno, che dal primo maggio scorso diverse decine di operatori Apof-Il sono in mezzo ad una strada. A ciò aggiungasi che gli impegni assunti non si sa che fine abbiano fatto e che, inspiegabilmente, nelle due Province si assiste a comportamenti differenti nei confronti della stessa tipologia di problema, oltre che diversa programmazione. Già lo scorso febbraio – ricorda il consigliere del Pd – in Consiglio regionale presentammo un ordine del giorno sulla questione dei precari Apof-Il tendente a dare priorità al personale qualificato, affinchè continuasse a svolgere le proprie funzioni e non si creasse altro precariato. Non sappiamo se quelle proposte siano state recepite, nè sappiamo che fine farà ad esempio l'obbligo formativo e, peggio ancora, non sappiamo quello che sarà il destino dei dipendenti veri e propri dell'Apof-Il. Siamo, dunque, in una situazione di silenzio assordante in cui i lavoratori non possono essere le vittime sacrificali di una intesa istituzionale che magari non si trova”.

“Credo sinceramente – dichiara Pittella – che ci siano alcune strade che si possono perseguire per la risoluzione del problema: o si dà piena attuazione alla legge n. 33 del 2003, soprattutto sulla certezza dei fondi, dando pienezza di delega alle Province, oppure andrà rivista la legge e, quindi, il complesso tema della formazione professionale con nuove forme di governance, che si adattino meglio ai tempi che viviamo. Credo sia opportuno, inoltre, iniziare una discussione ampia e approfondita sul tema più generale della formazione, dato che i tempi nuovi che viviamo non ci consentono più di difendere posizioni o rendite, ma impongono flessibilità e adattabilità. Ciò, però, non deve comportare il fatto che decine di lavoratori, poi centinaia, poi migliaia, vengano lasciati nell'incertezza di un futuro migliore che non viene mai”.

“Faccio appello, quindi, all'assessore alla Formazione, Rosa Mastrosimone, affinchè vengano ripresi i lavori del tavolo tecnico e affinchè – conclude Pittella – si discuta e si avvii a soluzione la questione Apof-Il, che a breve, ripeto, potrebbe mettere a rischio non solo i precari, ma anche i dipendenti stessi”.

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