L'acqua da difendere, l'acqua da riconoscere, l'acqua nella quale potersi identificare. E' stata inaugurata la Quintuplice Installazione, a Potenza, dell'opera dell'artista Teri Volini. “Io sono uno con l'acqua”. Installazione che sarà possibile ammirare fino al prossimo mese di luglio. E' la terza Quintuplice Installazione che Teri Volini propone a Potenza e che ha voluto inaugurare in concomitanza con l'Earth Day, la giornata mondiale dedicata alla Terra (alla Madre Terra l'artista lucana ha dedicato molte sue creazioni).
Anche questa si propone quale opera comunicativa, sempre visitabile, attuata con le forme espressive della Body Art, Public Art, Urban Art, Arte coinvolgente.
Da questo mese di aprile al prossimo luglio, l'immagine in gigantografia dell'artista con la nuova scritta “Io sono uno con l'acqua” sarà presente in numerosi angoli della città di Potenza: a viale Dante di fronte all'uscita della scale mobili, a Parco Europa Unita, a piazza Mario Pagano, a piazza XVIII Agosto, in via Appia presso il ponte ferrovia.
Anche quest'ultima azione creativa, conferma l'impegno di questa artista lucana in difesa dell'ambiente tramite l'Azione Simbolica. Un'attività cominciata con la scritta a favore dell'aria, nel mese di dicembre '09, in coincidenza con il summit di Copenhagen. Un impegno artistico attraverso il quale Teri Volini dichiara e ribadisce “la sua stretta appartenenza agli elementi dalla natura dagli esseri umani tanto mal trattata”.
Il senso della dichiarazione, “scritta” sul corpo stesso dell'artista, è chiaro e severo:
“se continueremo a considerarci separati dalla Terra e a vedere in essa solo un oggetto da dominare e sfruttare, la situazione del pianeta non potrà che peggiorare, e così la qualità della nostra vita. Se, al contrario, cominceremo a percepire la nostra stretta unione con “il tutto” che ci circonda, non ci sarà più possibile continuare a danneggiare ciò che noi stessi siamo, e cominceremo a porre rimedio a una situazione già fin troppo critica”.
E l'opera proposto adesso conferma questa visione del mondo e delle cose:
“Siamo tutt'uno con l'acqua, che permette la vita in tutte le sue manifestazioni; la vogliamo sana e pulita e non possiamo permetterci che venga sprecata con una gestione disattenta o volta più all'interesse privato che alla sua preservazione e qualità. Viviamo sulla Terra come ospiti, per giunta ingrati; siamo nutriti dai suoi frutti; ne respiriamo l'aria, ne beviamo
l'acqua: è necessario, anzi improrogabile che rispettiamo e preserviamo i preziosi beni comuni di cui godiamo; dobbiamo pretendere dai governatori della Terra e da quelli del luogo in cui viviamo che siano veramente beni integri e di tutti”.
L'arte può non limitarsi a essere soltanto bellezza. Può entrare nella vita di tutti I giorni e portare provocazione, denuncia. Può aiutare a riflettere sulle cose essenziali. Quelle che ogni giorno ci passano davanti e che spesso nemmeno riusciamo più a vedere. E allora un'artista, come Teri Volini, ci invita a fermarci. E a ripensare.
(A.S.-BAS01)