Martedì 15 maggio, nell’aula A3 della facoltà di Agraria (ore 9.30, campus di Macchia romana) si terrà un incontro dal titolo “conservazione e valorizzazione dell’asino”. Lo fanno sapere gli organizzatori dell’evento. “Vi parteciperanno, tra gli altri, i protagonisti di una ricerca sulle produzioni del latte d’asina, che spiegheranno le caratteristiche nutrizionali del latte, le attività realizzate durante la ricerca, finalizzate alla diversificazione degli sbocchi commerciali del latte d’asina, come la realizzazione di un prototipo di crema viso e corpo su cui sono stati condotti anche studi di marketing, packaging e gradimento da parte di potenziali consumatori tramite un’indagine demoscopica. Durante il convegno – conclude una nota – sarà dato spazio anche alle esperienze dirette di alcuni allevatori lucani, nonché a temi riguardanti l’onoterapia e il progetto “Salviamo Lucignolo” del Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano. È prevista la partecipazione dell’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata, Rosa Mastrosimone”.
"La prolungata crisi del settore agricolo-zootecnico, aggravatosi nell’ultimo decennio a seguito di fattori non controllabili dall’imprenditore (globalizzazione, emergenze sanitarie, aumento incontrollato dei costi di produzione, etc.) – spiega Carlo Cosentino, ricercato universitario – rende improrogabile la ricerca di alternative produttive di particolare valore sociale ed economico. Il tradizionale sistema di produzione zootecnica e i settori storici dell’allevamento italiano – aggiunge – soccombono di fronte ai minori costi di produzione e alle enormi quantità di prodotto provenienti dalle nazioni dell’Est-Europa. La possibile alternativa di competere con produzioni di qualità controllata e garantita è resa in parte vana dalla crisi economica e di liquidità che coinvolge le popolazioni dell’Europa Centrale, oltre a non essere adeguatamente protetta da un controllo sulle falsificazioni di etichettatura alimentare. Risulta improrogabile – insiste Cosentino – la ricerca di nuove e alternative produzioni che possono consentire di intercettare nicchie di mercato con prodotti ad alto valore aggiunto, coniugandoli alla riscoperta sensibilità verso l’ambiente e alla sua salvaguardia".
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