Voto Mirafiori, Romaniello: bel risultato per la Fiom

Per il presidente del gruppo Sinistra Ecologia e Libertà in Consiglio regionale “il futuro di questo Paese non passa attraverso la regressione dei diritti del lavoro”

“Il risultato del voto al referendum di Marchionne su Mirafiori è un bel risultato per la Fiom che rimane l’unico sindacato del settore metalmeccanico capace d’interpretare i bisogni del mondo del lavoro e di difendere, dall’attacco arrogante ed autoritario da parte di Fiat, Confindustria e Governo, i diritti, la democrazia e la dignità sanciti dalla nostra Costituzione”. Lo dichiara il presidente del gruppo Sinistra Ecologia e Libertà in Consiglio regionale, Giannino Romaniello, il quale sottolinea che: “E’ in atto una campagna tendente ad azzerare qualsiasi forma di dissenso, sia esso operaio, giovanile e della stessa magistratura rispetto a quanto padroni e loro governanti decidono. A Mirafiori i lavoratori chiamati ad esprimersi su un accordo che scambia i diritti e la democrazia con il lavoro, hanno affermato che sono per il lavoro, per il rilancio del settore dell’auto e nello stesso tempo hanno comunicato che ciò non può avvenire azzerando la dignità, peggiorando le condizioni di lavoro e la partecipazione democratica”.

“Il risultato, sulla base dei numeri – prosegue Romaniello – ci dice che Marchionne non ha il 51 per cento fra i veri destinatari dell’accordo. Tutti sanno che la struttura impiegatizia corrisponde a quella gerarchica della Fiat. Una struttura che non è toccata dall’accordo tranne per la parte che attiene alla elezione dei propri rappresentanti che questa intesa cancella. Noi di Sel, nel rispetto dell’autonomia del sindacato, alla luce di un sostanziale numerico pareggio del referendum ma con una chiara vittoria politica della Fiom, aderiamo a quanto da quest’ultima affermato di riaprire la trattativa nell’interesse di tutti se si vuole rilanciare il settore dell’auto e salvaguardare gli stabilimenti italiani di Fiat da Mirafiori e Termini Imprese passando per Melfi, Cassino e Somigliano. Una nuova intesa punto di equilibrio fra impresa e lavoro”.

“Per chi ancora oggi, come fa il Pd, continua a non scegliere fra Marchionne e i lavoratori, – afferma il presidente del gruppo Sel – noi diciamo che è tempo di decidere. Noi stiamo con gli operai di Mirafiori, Somigliano e Melfi, con la Fiom e contro tutti coloro che con affermazioni generiche sulla modernità non hanno o non vogliono capire che il futuro di questo Paese non passa attraverso la regressione dei diritti del lavoro. La scarsa competitività è figlia della finanziarizzazione dell’economia, della incapacità dell’impresa di fare innovazione e della totale assenza di politiche industriali da parte del Governo. Non si dimentichi che, non più di tre anni fa, lo stesso Marchionne affermava che il tema della competitività non riguardava il costo del lavoro, ma l’insieme del sistema Paese (pure scalari dopo il referendum parla di 7 per cento e di diritto dei lavoratori a sapere quali e come si decide sul rimanente 93 per cento)”.

“Sinistra Ecologia Libertà – conclude Romaniello – è mobilitata a sostegno dello sciopero dei metalmeccanici indetto per il 28 gennaio dalla Fiom per la difesa del contratto nazionale, i diritti e la dignità del lavoro, la democrazia e il superamento di tutte le forme di precariato nell’industria, nella scuola, nei servizi, nelle università e nella pubblica amministrazione”.

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