Volontari motociclisti soccorritori, approvata mozione Rosa

“Stipulare un protocollo d'intesa con il Corpo Forestale dello Stato, la Fmi e le associazioni di protezione civile regionale per l'inserimento, nelle attività di prevenzione e gestione delle emergenze, di gruppi di ‘motociclisti soccorritori’”

Il Consiglio regionale ha approvato, oggi, all&rsquo;unanimit&agrave; una mozione proposta dal capogruppo di Lb-Fdi, Gianni Rosa relativa ai volontari motociclisti soccorritori nell&rsquo;ambito dell&rsquo;attivit&agrave; regionale di protezione civile.<br /><br />Con il documento si impegna la Giunta regionale &ldquo;al fine di tutelare l&#39;integrit&agrave; della vita, i beni, gli insediamenti e l&rsquo;ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamit&agrave; naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi, a stipulare un protocollo d&#39;intesa con il Corpo Forestale dello Stato, la Fmi (Federazione motociclistica italiana) e le associazioni di protezione civile regionale per l&#39;inserimento, nelle attivit&agrave; di prevenzione e gestione delle emergenze, di gruppi o unit&agrave; di &lsquo;motociclisti soccorritori&rsquo;, coordinati da un istruttore Igast oppure Igf della Fmi regolarmente iscritto all&#39;albo e che siano dotati di motociclo di propriet&agrave; con gps e tessera Fmi che garantisce l&#39;esperienza nella disciplina dell&#39;enduro&rdquo;.<br /><br />Con la mozione si impegna, altres&igrave;, la Giunta regionale &ldquo;a promuovere offerta formativa, in collaborazione con la Fmi, per gli aspiranti &#39;soccorritori&#39; che rilasci: attestato Blsd (Basic Life Support Defibrillation); attestato Ptc. (Prehospital Trauma Care); a dotare i predetti &#39;motociclisti soccorritori&#39; di un kit di primo soccorso, di un defibrillatore portatile e di un ricetrasmettitore Fm portatile 144 Mhz&rdquo;.<br /><br />Con la mozione si sottolinea che &ldquo;la Regione Basilicata &egrave; uno dei territori pi&ugrave; fragili della penisola italiana, soggetta ad un alto rischio sismico, di dissesto idrogeologico e di calamit&agrave; naturali quali alluvioni&rdquo;. Si evidenzia, inoltre che &ldquo;l&#39;esperienza del sisma nel Centro Italia ha fatto emergere quale best practice la partecipazione, nell&#39;ambito della macchina della protezione civile, del &#39;motociclista soccorritore&#39; quale figura professionale di supporto nel primo soccorso, in attesa degli operatori medici e nell&#39;approvvigionamento di beni di prima necessit&agrave; nelle aree isolate o comunque difficilmente raggiungibili con automezzi nelle prime ore successive al terremoto; il &#39;motociclista soccorritore&#39; quale profondo conoscitore della realt&agrave; territoriale e quale figura altamente esperta nella disciplina dell&#39;enduro e formata negli interventi di primo soccorso, &egrave; utilizzato, in realt&agrave; internazionali, oltre che per il primo soccorso, affiancando cos&igrave; gli operatori sanitari, anche nella ricerca di persone disperse e nella tutela ambientale e del territorio, in occasioni di calamit&agrave; naturali, frane, sismi ed alluvioni in zone isolate, difficilmente percorribili con automezzi (ad es. in territorio boschivo)&rdquo;.&nbsp;

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