Innovazione, sostenibilità ambientale, accoglienza e servizi per la cittadinanza. I borghi lucani – si legge in una nota di Legambiente -ripartano da qui per contrastare lo spopolamento e l’abbandono delle aree interne.
Legambiente chiede il rispetto dei tempi di approvazione dei decreti attuativi previsti dalla legge 158 del 2017 e lo stanziamento di maggiori risorse per i borghi.
"Il 72% degli oltre 8.000 comuni italiani conta meno di 5.000 abitanti; un’Italia dove vivono 10 milioni e mezzo di cittadini e che rappresenta oltre il 55% del territorio nazionale, fatto di zone di pregio naturalistico, parchi e aree protette. Questi 5.835 piccoli centri non solo svolgono un’opera insostituibile di presidio e cura del territorio, ma sono portatori di cultura, saperi e tradizioni, oltre che fucine di sperimentazione e fattori di coesione sociale. Una costellazione solo apparentemente minore, che brilla per la straordinaria varietà ambientale e per l’inestimabile patrimonio artistico custodito; ricchezze ad oggi poco note e perciò da valorizzare".
Per assicurare un futuro a questa parte del Paese, Legambiente ha promosso PiccolaGrandeItalia, una campagna il cui obiettivo è tutelare l’ambiente e la qualità della vita dei cittadini che vivono in questi centri, valorizzando le risorse e il patrimonio d’arte e tradizioni che essi custodiscono e combattendo la rarefazione dei servizi e lo spopolamento che colpiscono questi territori. Affinché non esistano aree deboli, ma comunità messe in condizione di competere.
Sabato 2 e domenica 3 giugno 2018 Legambiente riporta nelle piazze dei borghi italiani Voler Bene all’Italia, la festa dei Piccoli Comuni.
Sarà questa anche l'occasione per festeggiare l’approvazione della legge 158/2017 per i piccoli comuni.
"Una vittoria arrivata dopo sedici anni di battaglie per imporre – evidenzia Legambiente – all’attenzione della classe politica l’importanza strategica dei centri con meno di cinquemila abitanti, che oggi rappresenta uno strumento di indirizzo e un’occasione da non perdere per orientare fondi e misure future su un tema, il disagio insediativo e le disuguaglianze territoriali, che ancora sconta gravi ritardi e pesanti problematiche economiche e sociali.
Un risultato raggiunto anche grazie allo straordinario lavoro di valorizzazione di questa Italia “minore” che Legambiente ha portato avanti chiamando a raccolta il mondo dei Parchi, dell’agricoltura, delle imprese che innovano, della montagna e del turismo di qualità costiero, delle reti di turismo delle aree interne e che deve continuare a fare a partire da questa edizione di svolta.
La scommessa adesso è fare in modo che la legge venga attuata e che permetta di trovare strumenti innovativi ed efficaci e aprire una nuova stagione che rimetta i piccoli centri rurali al centro delle dinamiche di rilancio del sistema Paese. Per questo – aggiunge Legambiente – leghiamo l’evento quest’anno alla sottoscrizione di un appello al Presidente della Repubblica per l’attuazione della legge per i piccoli comuni, per mettere subito più risorse a disposizione del fondo, emanare i decreti attuativi e rendere fattivo e concreto il percorso di innovazione progettuale di cui questi territori hanno bisogno.
Il 2018 può essere l’anno di svolta per i piccoli comuni: la legge 158/2017 approvata in autunno all’unanimità, offre uno strumento di indirizzo strategico a lungo atteso, ponendo all’attenzione della classe politica l’importanza dei centri con meno di cinquemila abitanti per lo sviluppo del Paese. Ma non basta: servono azioni fondamentali per non perdere questa straordinaria occasione, a partire dal rispetto dei tempi di attuazione dei decreti previsti dalla legge per la cui emanazione è fondamentale che il Ministero dell’interno stilli l’elenco dei comuni beneficiari e il Ministero delle Infrastrutture presenti al più presto il Piano Nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni definendo modalità di presentazione e selezione dei progetti finanziabili dai fondi stanziati.
Su questo fronte è inoltre necessario che vengano previste risorse ulteriori che portino a 100 milioni di euro all’anno, e non in un quinquennio come previsto dalla norma, le risorse a disposizione. Riteniamo che sia fondamentale indirizzare le risorse a disposizione non a pioggia su piccoli interventi sparsi ma a validi progetti pilota che siano un modello di innovazione d’area vasta, in grado di determinare un reale cambio di passo verso uno sviluppo sostenibile e indicare la direzione sul futuro anche ai successivi stanziamenti.
Per questo invitiamo tutti i Comuni a sottoscrivere l'appello e farsi portavoce di queste istanze fondamentali per dare un segnale importante alle comunità sparse che governano gran parte del territorio italiano e che hanno urgenza di credere sia ancora possibile progettare e immaginare un futuro in questo terzo millennio anche per i centri fuori dalle città.
Voler bene all’Italia si svolgerà in Basilicata attraverso i seguenti appuntamenti:
Domenica 3 giugno a Grumento Nova a partire dalle ore 10.00, una giornata organizzata dal Circolo Legambiente Val d'Agri, dedicata alla conoscenza del territorio grumentino con escursioni nel centro storico e trekking someggiato lungo il lago Pertusillo, degustazioni e musica live.
Sabato 2, domenica 3 e lunedì 4 giugno, il Circolo Legambiente di Montalbano Jonico organizza 3 giorni di escursioni in centri storici di altrettanti comuni con partenza alle ore 16.00 : sabato 2 a Pisticci, domenica 3 a Montalbano Jonico e lunedì 4 a Tursi.
Sempre il 2 e il 3 giugno il Circolo Legambiente di Maratea organizza una due giorni di cui la prima (sabato 2 alle ore 20.00) incentrata su un percorso gastronomico nelle vie del borgo e la seconda (domenica 3 alle ore 9.00) caratterizzata da una escursione trekking sul Monte Crivo o in alternativa una iniziativa di pulizia delle spiagge.
Sabato 2 giugno il comune di Moliterno a partire dalle ore 10.00 organizza un percorso culturale e gastronomico nelle vie del borgo e un laboratorio didattico".